Centosettantadue voti a favore, 63 contrari e 19 astenuti: il decreto di legge sui vaccini presentato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha incassato il “sì” del Senato ed è ora pronto a passare al vaglio della Camera. Tra i favorevoli a Palazzo Madama, oltre all’ala di maggioranza, anche Forza Italia e Ala-Scelta civica, il cui capogruppo, Lucio Barani, non ha comunque usato parole di elogio per la guardasigilli: “Quello del ministro Lorenzin era un pessimo testo ma, ritenendo positivo lo stravolgimento che il Senato ha apportato al provvedimento annuncio il voto favorevole del mio gruppo. Se il ministro della Salute ritiene, dunque, di poter uscire oggi da quest’Aula con una medaglia al petto si sbaglia di grosso”.
Gentiloni: “Passo avanti”
Con l’orizzonte del 6 agosto, data di scadenza del decreto, a Montecitorio dovranno procedere a un’approvazione in tempi rapidi poiché, in caso di eventuali modifiche, il provvedimento tornerebbe al Senato, allungando inevitabilmente i tempi di valutazione e mettendone (eventualmente) seriamente a rischio la sua conversione in legge. Il ministro Lorenzin, da parte sua, ha spiegato all’Ansa che, alla luce degli emendamenti, il decreto “esce dal Senato cambiato ma non depotenziato: resta l’obbligatorietà delle vaccinazioni, restano le sanzioni e si aggiunge un richiamo attivo nei confronti dei genitori. Quindi, l’obiettivo è assolutamente centrato”. Immediato anche il commento del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che, via Twitter, ha definito il via libera del Senato “un passo avanti per la tutela della salute degli italiani”.
Gli emendamenti
Nonostante non siano mancati alcuni momenti di tensione in Aula, il ddl Lorenzin è in viaggio verso la Camera, forte delle modifiche apportate dai senatori al testo originario. Tra gli emendamenti approvati a Palazzo Madama, la riduzione dei vaccini obbligatori da 12 a 10 e la possibilità di prenotazione della profilassi anche in farmacia. Inoltre, è stata approvata l’istituzione dell’anagrafe vaccinale e la formulazione monocomponente per i soggetti già vaccinati per determinate malattie. Verranno istituite, inoltre, risorse per la definizione delle procedure di ristoro dei soggetti danneggiati da vaccini, oltre che da trasfusioni.