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Ustica: 39 anni fa la strage rimasta impunita

Sono passati 39 anni da quel maledetto giorno: era il 27 giugno 1980 quando il volo di linea Itavia IH870 esplode e si inabissa nel Mar Tirreno, trascinando con sé i corpi di tutti e 81 (64 adulti,11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio) gli occupanti. E quella che viene comunemente definita la strage di Ustica non ha ancora una verità storica e giuridica sugli autori di quella disgrazia. 

La vicenda e i processi

Del volo Bologna-Palermo, decollato alle 20.08 dallo scalo Marconi, si perdono le tracce poco rima delle 21. Quando il segnale del velivolo sparisce da qullo dei radar dell'aeroporto di Roma Ciampino che in quel momento ha la responsabilità su quel mezzo. Nel corso degli anni sono state avanzate più ipotesi, tuttavia le principali sono quattro. Il DC-9 sarebbe stato abbattuto da un missile terra-aria lanciato da un aereo da combattimento; il DC-9 sarebbe precipitato dopo essere entrato in collisione con un velivolo militare; un cedimento strutturale; un'esplosione di una bomba al suo interno. La magistratura italiana su questa drammatica vicenda ha condotto un'attività di indagine durata decenni. Bisogna precisare che il procedimento sugli autori del fatto non è mai stato celebrato, dato che l'istruttoria definì ignoti gli autori della strage. Infatti nel 1999 si concluse con un non luogo a procedere. Il reato di strage, però, è imprescrittibile, dunque qualora emergessero nuovi particolari si potrebbe celebrare un processo. Discorso diverso sulle responsabilità per i depistaggi. Qui sono stati esperiti tutti i gradi di giudizio, fino alla Cassazione che nel 2007 ha negato che si siano verificati episodi di questo genere. Gli ermellini si sono pronunciati anche sul tema del risarcimento. Nel dicembre del 2018 hanno confermato il diritto della compagnia aerea Itavia ad essere risarcita dallo Stato, dal momento che il suo dissesto finanziario è seguito al disastro di Ustica. I 265 milioni di euro, stabiliti in appello a Roma, potrebbero però non bastare. La Suprema corte ha infatti da un lato respinto i ricorsi dei ministeri della Difesa e dei Trasporti, e dall'altro accolto quello della società che chiede ulteriori danni perché dopo uno stop di sei mesi fu costretta alla cessazione definitiva dell'attività per insolvenza.

Le parole di Sergio Mattarella

“Trentanove anni dopo, la ferita di Ustica richiama, ancora una volta, il Paese a un sentimento di forte solidarietà  verso i familiari delle 81 vittime del volo Bologna-Palermo che videro spezzate le loro vite. E' una tragedia indelebile nella memoria e nella coscienza della nostra comunità  nazionale. In questa giornata rinnovo la partecipazione della Repubblica al dolore comune e confermo il costante impegno per la ricostruzione univoca delle circostanze in cui persero la vita tanti nostri concittadini. Devono guidarci in questo l'affermazione delle ragioni della verità e dello stato di diritto e il riconoscimento della professionalità  di donne e uomini che hanno operato in questa direzione”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione, nell'anniversario della strage.  

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