L'Italia, ancora una volta, si fa trovare in ritardo circa l'accesso alla rete Internet e sulla diffusione della banda larga. È la fotografia scattata dall'Istat sull’utilizzo del web. Anche se aumenta il numero delle persone che hanno accesso al World Wide Web dalla propria abitazione e la diffusione della banda larga, il Bel Paese rimane indietro rispetto alle medie europee. Infatti, circa una famiglia su tre non ha accesso a Internet nella propria abitazione, mentre il tasso medio di penetrazione della banda larga è fermo al 79% (la media europea è dell’85%). Non solo: nella Penisola permangono forti divari nell’accesso alla banda larga tra Nord e Sud. Secondo l'Istituto di Statistica, circa metà degli italiani si connette tutti i giorni, e i giovani sono quelli che lo utilizzano di più (si tratta del 92% dei ragazzi compresi tra i 15 e i 24 anni).
Divario tra le Regioni e le generazioni
Quest'anno la quota di persone che hanno accesso a Internet da casa è aumentata dal 69,2% del 2016 al 71,7%. Resta quindi di quasi un terzo la quota di persone che non hanno una connessione nella propria abitazione. L'Istat spiega che le famiglie che usano la banda larga passano dal 67,4% al 69,5% e che la connessione fissa rimane la più diffusa. Per quanto riguarda la diffusione della banda larga resta però il gap di 6 punti percentuali dell’Italia rispetto alla media Eu28 (79% contro l’85%). Sul territorio italiano – continua l'Istat – le differenze tra le regioni nell'accesso a Internet sono ancora notevoli, a vantaggio del Centro e del Nord. Le regioni con il minor tasso di diffusione della banda larga tra le famiglie sono Calabria e il Molise. Tra le famiglie, inoltre, resta un forte divario digitale che l'Istituto di statistica riconduce soprattutto a fattori generazionali e culturali. Le più connesse sono quelle in cui è presente almeno un minorenne: nove su dieci (91,6%) hanno un collegamento a banda larga, mentre le meno connesse sono le famiglie composte soltanto da ultrasessantacinquenni, fra queste soltanto una su cinque (24,5%) dispone di una connessione a banda larga. Un altro fattore discriminante è il titolo di studio. Ha una connessione a banda larga il 92,7% delle famiglie con almeno un componente laureato contro il 59,9% delle famiglie in cui il titolo di studio più elevato è la licenza media.
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Diffusione e accesso ad Internet in Italia
Anche se oltre due terzi delle famiglie italiane dispongono di una connessione a banda larga, restano ancora ampi i margini di sviluppo per la diffusione e l'utilizzo del web. La maggior parte delle famiglie senza accesso ad Internet da casa indica la mancanza di competenze come principale motivo del non utilizzo della Rete (55,5%) e quasi un quarto (25,3%) non considera Internet uno strumento utile e interessante. Seguono motivazioni di ordine economico legate all'alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (16,2%) mentre l'8,6% non naviga in Rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo. Residuale è invece la quota di famiglie che indicano tra le motivazioni l'insicurezza rispetto alla tutela della propria privacy (2,4%) e la mancanza di disponibilità di una connessione a banda larga (2,9%). La diffusione di Internet è ormai praticamente totale tra i giovani: lo utilizza oltre il 92% dei 15-24enni. Ma si registra anche una crescita significativa nella fascia tra i 55 e i 59 anni: dal 62,7% del 2016 al 68,2% del 2017. Negli ultimi 12 mesi, il 65,3% delle persone dai 6 anni in su si è connesso a Internet (era il 63,2% nel 2016), mentre circa il 47,6%, quasi la metà degli italiani, vi accede tutti i giorni.
Aumentano gli acquisti online
Internet, infine, è sempre più utilizzato per fare acquisti: rispetto al 2016, cresce dal 50,5% al 53% la percentuale delle persone (dai 15 anni in su) che nei 3 mesi precedenti l'intervista hanno effettuato acquisti online. L'Istat indica come più propensi all'e-commerce gli uomini (57,1%), le persone tra i 20 e i 34 anni (oltre il 63%) e i residenti nel Nord-est (58,6%). I beni più acquistati sono abiti e articoli sportivi (40,4%), articoli per la casa (38,5%) e servizi riguardanti viaggi e trasporti (36,6%). I servizi più utilizzati sono quelli bancari (42,5%), e i servizi di pagamento, come ad esempio Paypal.