Si chiama sexting l’ultima forma di cyberbullismo. Questo termine descrive l’attitudine, che interessa circa il 50% dei ragazzi italiani, a mandare sms messaggi via chat dal contenuto spinto. Il fenomeno è stato analizzato dal Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica e dalla onlus Pepita di Milano. La ricerca, svolta su un campione di 1.800 persone, ha portato a dei risultati inattesi.
Il 37% degli intervistati ha ammesso di aver condiviso online segreti o immagini di amici e il 50% di aver ricevuto messaggi di testo o immagini da uno sconosciuto. Sulla stessa percentuale quanti hanno ricevuto foto e video di amici in atteggiamenti sexy o sessualmente espliciti. Si tratta di un trend in crescita, basti pensare che l’ultimo studio sul sexting parlava di un fenomeno diffuso tra persona su quattro.
Le cause che portano una persona ad adottare questo tipo di atteggiamento sono diverse. Molti lo fanno per divertimento,altri per stupire, altri, infine, come mezzo per essere popolare, intessere relazioni sentimentali o per prendere in giro qualcuno.