L'atteso giudizio dell'Ue sulla manovra economica del governo italiano è arrivato nel pomeriggio con una lettera diretta a Giovanni Tria, ministro del Tesoro dell'esecutivo Conte. La missiva è firmata da Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli affari economici e monetari che si trova oggi in visita a Roma.
“Le scriviamo – scrive il politico francese – per consultarla sulle ragioni per cui i piani dell'Italia configurano una 'violazione grave e manifesta delle raccomandazioni adottate dal Consiglio ai sensi del Patto di Stabilità e Crescita' per il 2019', il che rappresenta motivo di seria preoccupazione per la Commissione europea”. Nella lettera, viene ulteriormente spiegato: “La raccomandazione rivolta all'Italia sull'aggiustamento richiesto ai sensi del Patto di Stabilità e Crescita, è stata, come per tutti gli altri Stati Membri, approvata all'unanimità dal Consiglio europeo del 28 giugno 2018 e adottata dal Consiglio dei Ministri dell'Unione europea, compresa l'Italia, il 13 luglio 2018″. Moscovici ha consegnato la lettera direttamente nelle mani di Tria.
Nella giornata di oggi, impegnato al vertice con gli altri leader Ue a Bruxelles, il premier Giuseppe Conte aveva anticipato le possibile critiche e aveva difeso il testo del suo governo dalle perplessità: “Sapevamo che questa manovra che abbiamo pensato per soddisfare le esigenze dei cittadini italiani, a lungo inascoltate, non è in linea con le aspettative della Commissione europea. Ci aspettiamo quindi osservazioni e rilievi che stanno per arrivare e ai quali siamo pronti a replicare. E' la normale interlocuzione che avviene tra Commissione e singoli Stati Membri. Note di questo tipo arriveranno anche ad altri Paesi; prevedibilmente; Spagna, Francia, Portogallo. Ma tutto questo non può preoccuparci: ci avrebbe preoccupato se avessimo fatto una manovra temeraria”.
Moscovici, nella lettera a Tria, ha detto, inoltre, di aspettarsi una risposta ai rilievi presentati entro lunedì 22 ottobre. Il titolare del Tesoro italiano, per ora, ha replicato con una dichiarazione: “Abbiamo ricevuto la lettera con le osservazioni della Commissione. Si apre quello che abbiamo definito un dialogo costruttivo partendo da valutazioni diverse sulla nostra politica economica. Abbiamo constatato queste valutazioni diverse, riteniamo di dovere approfondire le nostre spiegazioni delle ragioni della nostra politica, di far conoscere meglio alla Commissione le riforme strutturali che porteremo avanti con la legge di bilancio e quindi di poter avvicinare speriamo le nostre posizioni”.
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