Terremoto, Mattarella in visita a Ischia: “Siamo qui per aiutarvi”

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Tappa a Ischia per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sbarcato nella zona di Casamicciola dove, il 21 agosto scorso, un terremoto di magnitudo 4.0 ha provocato la morte di 2 persone, rimaste coinvolte nei crolli avvenuti sul posto. Danneggiamenti strutturali che, negli ultimi giorni, hanno fatto parecchio discutere, specie sull’eventualità che vi fosse o meno la possibilità di costruzioni abusive sull’isola. A tale ipotesi, nonostante l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Napoli, si è fermamente opposta la comunità isolana la quale, accogliendo Mattarella (arrivato con un elicottero alle 16.30), ha subito gridato “Presidente, non siamo un popolo di abusivi”. Qualcun altro ha invitato il Capo di Stato a porre attenzione sulle esigenze abitative, ricevendo da Mattarella le parole “siamo qui per aiutarvi”.

Mattarella e gli sfollati di Ischia

Il presidente della Repubblica ha effettuato un giro di ricognizione nell’area dove il sisma ha provocato il maggior numero di sfollati (al momento circa 1500). Il recente rilievo macrosismico operato il 23 agosto (due giorni dopo la scossa) dalle squadre del gruppo “Quest” dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha messo in evidenza la presenza di case di buona impalcatura edilizia ma prive di adeguate protezioni antisismiche. Le persone che, al momento, risultano fra quelle rimaste fuori dalle proprie abitazioni, sono ospitate in strutture alberghiere del posto, in attesa che si faccia chiarezza sull’effettiva tenuta sismica delle strutture: “Presidente, non si dimentichi di noi, vogliamo la casa”, hanno gridato i cittadini, mostrando tutto il loro disappunto per le ipotesi di abusivismo circolanti attorno alla frazione di Casamicciola.

I rilievi dell’Ingv

Nel frattempo, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per Ischia, stanziando un fondo di 7 milioni di euro per i fabbisogni effettivi. Una cifra posta a carico del Fondo per le emergenze sociali, dopo la ricognizione sui danni provocati dal sisma operata, come detto, dai funzionari dell’Ingv, i quali hanno riscontrato “pochi crolli totali, molti danni come lesioni a croce, perdita di verticalità e ribaltamento di pareti, espulsione di spigoli, qualche crollo parziale. Gli edifici in cemento armato hanno subito in rari casi danni, come lievi lesioni alle tamponature”.