Un contratto di solidarietà di tre anni e 330 uscite volontarie. Questo l’accordo quadro raggiunto tra Telecom e i sindacati (ad esclusione della Slc Cgil) relativo agli interventi sui livelli occupazionali. L’intesa, ha spiegato l’azienda, consentirà di “gestire i 3mila esuberi individuati nel gruppo attraverso i contratti di solidarietà. In particolare, alle 1.700 eccedenze individuate dall’azienda prevalentemente nelle aree di Staff, nelle Attività di Cross activities di Open Access e in alcuni ambiti della società Telecom Italia Information Technology, si aggiungono ulteriori 1.300 esuberi riguardanti la divisione Caring services”.
Telecom e le parti sociali si impegnano quindi “a raggiungere specifiche intese a livello aziendale, entro un mese, che riguarderanno anche l’utilizzo dell’articolo 4 della legge Fornero, riconversione professionale e interventi sulla produttività. Strumenti che consentiranno di gestire tutti gli esuberi e assicurare la sostenibilità del costo del lavoro, salvaguardando al contempo l’occupazione”. In particolare, “si prevede l’applicazione per un periodo di tre anni del contratto di solidarietà a 2.800 eccedenze nell’ambito di Telecom Italia Spa e a 200 unità eccedenti nella società Telecom Italia Information Technology”.
L’accordo, inoltre, “prevede di applicare l’uscita anticipata e volontaria per 330 lavoratori di Telecom Italia Spa”. Il gruppo di tlc “conferma la disponibilità a rivedere modalità e strumenti adottati per favorire lo sviluppo sostenibile del business qualora l’evoluzione del quadro legislativo metta a disposizione nuovi istituti che favoriscano anche il ricambio generazionale e il remix professionale, come emerso durante la trattativa presso il ministero dello sviluppo economico a cui va riconosciuto il massimo impegno per il raggiungimento dell’accordo”.