Una lettera è stata inviata da Palazzo Chigi alla Telt per autorizzare l'approvazione di avvisi per i 2,3 miliardi di lavori del tunnel di base della Tav con la “clausola di dissolvenza” che sarà motivata dall'avvio della procedura di revisione del trattato italo-francese.
Conte: “Gare non partiranno”
“La società Telt mi ha appena risposto confermandomi che i capitolati di gara non partiranno senza l'avallo del mio governo e del governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato”. “Ho chiarito che questo Governo e le forze politiche che lo sostengono si sono impegnati a “ridiscutere integralmente” questo progetto e che abbiamo intenzione di interloquire con la Francia e con l'Unione europea alla luce delle più recenti analisi costi-benefici da noi acquisite. Ovviamente non vogliamo che nel frattempo si perdano i finanziamenti europei già stanziati“.
Fico: “Opera che non serve”
Quella del no alla grande infrastruttura da parte dei 5Stelle è proprio una “battaglia identitaria del Movimento”, come ha detto stamattina da Napoli il presidente della Camera, Roberto Fico. “Nel 2005 la prima riunione non del Movimento perché non esisteva, ma dei meetup che nascevano fu fatta a Torino perché quel giorno c'era la grande manifestazione per dire no alla Tav – racconta Fico -, eravamo un centinaio di persone, oggi alcuni non ci sono, c'era anche Beppe Grillo, finì la riunione e andammo tutti alla manifestazione No Tav”. Fico sottolinea che “non era un'idea ideologica o per dire no a qualcosa, era per dire di cambiare rotta rispetto a opere che non servono e non servivano, con documenti concreti e sostanziali”.
Casaleggio e Centinanio stemperano
Chi prova invece a stemperare i toni, da una parte e dall'altra, sono Davide Casaleggio per il M5s e il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, per il Carroccio. “Non penso ci sia una crisi di governo” ha detto Davide Casaleggio rispondendo ai giornalisti a Villaggio Rousseau a Milano. “So che voi avete questo focus. Oggi siamo a Villaggio Rousseau, un bell'evento di partecipazione, e di questo vorrei parlare” ha tagliato corto Casaleggio. Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro leghista, che a Tgcom24 sulla possibile crisi di governo dopo lo scontro sul Tav tra Lega e M5s, spiega: “Stiamo andando bene con vari progetti e non penso che la Tav possa mettere in crisi un governo – afferma -. Ormai per gli italiani questa cosa della Tav sembra la diatriba su Mazzola e Rivera o su Coppi e Bartali. Oltre alla problematica della Tav l'Italia ha bisogno di vere infrastrutture”. “Abbiamo bisogno di porti e aeroporti all'altezza del nostro Paese e abbiamo bisogno dell'alta velocità”, ha aggiunto Centinaio. Voci che filtrano da Palazzo Chigi parlano di un incessante lavoro per trovare una soluzione ed uscire dall'impasse: tra le varie ipotesi, quella di chiedere un ulteriore finanziamento all'Ue.