In soli 4 anni, la tassa sui rifiuti è aumentata in media del 21,96% : pari a 51 euro in più per una famiglia con tre persone ed un appartamento di 100 mq. A dirlo sono i dati dell’ottava indagine nazionale sui “Servizi e Tariffe Rifiuti”, del Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione di Federconsumatori.
Lo studio ha preso in considerazione un campione di 91 città in cui è stata varata la Tari 2014, la nuova tassa sui rifiuti: è Cagliari a pagare di più con 532 euro, seguita da Siracusa con 502 euro, Reggio Calabria con 496 euro, Salerno con 473 euro e Napoli con 463 euro. Tra le città meno care c’è Cremona con 136 euro, Udine con 161 e Brescia con 175 euro.
La spesa media annua della Tari sarà di 284 euro: sei euro in più rispetto alla Tares, con un aumento medio del 2,25%. “Siamo in un periodo di forte recessione con una consistente riduzione dei consumi – denuncia Rosario Trafiletti, presidente di Federconsumatori – ma continuiamo a trovare rincari tariffari, che per spesso gravano anche sulle famiglie meno abbienti”.
Per quanto riguarda esenzioni o agevolazioni, Trefiletti ha aggiunto che Federconsumatori chiederà all’Authority di inserire “obbligatoriamente” nella bolletta un prospetto sugli sgravi che le famiglie possono chiedere. Le agevolazioni più applicate sono quelle per le famiglie a basso reddito, famiglie mononucleari, con disabili o invalidi civili a carico, e per i cittadini in cassa integrazione o in mobilità.