Saremo una costante spina nel fianco contro l'ennesimo governo che vuole distruggere il sistema nazionale di diritto allo studio“. E' quanto ha affermato Giulia Biazzo, coordinatrice dell'Unione degli studenti in merito alla mobilitazione degli studenti in 30 piazze contro la nuova maturità e la regionalizzazione. Al centro delle proteste la contrarietà ai nuovi tagli all'istruzione e la nuova maturità, ma anche la richiesta di interventi per l'edilizia scolastica e l'opposizione alla stretta repressiva in atto nelle scuole dopo l'approvazione del decreto sicurezza e piano scuole sicure. Secondo la coordinatrice “non basta riformare l'esame di Stato e regionalizzare il sistema per risolvere le gravi mancanze di questo governo in legge di bilancio in materia di istruzione. In autunno lo abbiamo rivendicato nelle piazze e torniamo a farlo oggi dopo una settimana di occupazioni e di autogestioni: costruiamo un'uscita di sicurezza contro questo Governo”.
La mobilitazione Roma
A Roma, la protesta è stata promossa da un appello sottoscritto da oltre 30 scuole e vede protagonisti, in particolare, istituti di periferia come l'Archimede del Tufello, l'Amaldi di Tor Bella Monaco, l'Argan di don Bosco, diverse sscuole di Ostia, Roma Nord, Roma Sud-Ovest.
In piazza anche a Cagliari
Anche nel capoluogo della Sardegna, centinai di studenti sono scesi in piazza per sfilare con cartelli e striscioni. “Contro tagli e nuova maturità bocciamo il governo“, “La maturità non è un telequiz”. La manifestazione è anche un nuovo segno di solidarietà della popolazione studentesca verso la lotta dei pastori sardi. Eureka, la Rete degli studenti medi Cagliari, ha sottolineato che le “trattative non hanno ancora trovato una soluzione vhe vada incontro alle esigenze degli allevatori, e la nostra solidarietà continua”.