Àncora calata nel mare dello Stretto per tre navi traghetto della Caronte & Tourist, la compagnia leader nei collegamenti marittimi dello stretto di Messina. La Procura di Messina sta indagando su ipotetici reati di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture.
L'inchiesta
L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Messina, accende i riflettori sulla gara con cui la Navigazione Generale Italiana (Ngi Spa), nel 2017 fusa nella Caronte & Tourist Isole Minori Spa si aggiudicò, due anni prima, il Lotto II, quello cioè relativo al tratto Trapani – Isole Egadi, del valore di 15,9 milioni, con un ribasso notevole di 5,3 milioni. Per partecipare alla gara, ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto da dedicare esclusivamente alla tratta, con caratteristiche strutturali che avrebbero garantito la navigazione a persone anche a mobilità ridotta. La nave incriminata, la “Pace”, presenterebbe gravi carenze tecniche e strutturali che la renderebbero idonea, invece, al trasporto di persone a mobilità ridotta.
Rischio sicurezza
Secondo quanto emerge dalle indagini riportate dalla Stampa, “ulteriori ispezioni delle navi con l'intervento di ingegneri navali, nominati consulenti tecnici dalla Procura, hanno confermato l'ipotesi investigativa, sgombrando ogni dubbio circa l'inidoneità di tutti e tre i traghetti e sul conseguente concreto rischio (in caso di naufragio, incendio ecc.) per l'incolumità delle persone a mobilità ridotta”. Sempre sulla base delle indagini, sarebbe avvenuto un ricorso a sostituzioni irregolari del traghetto per la tratta Trapani – Isole Egadi attraverso traghetti come Caronte e Ulisse privi dei requisiti di trasporto per persone a mobilità ridotta.