Ennesimo “no” per Marcello Dell'Utri. Infatti, la Corte europea dei diritti umani ha respinto la richiesta di sospensione della pena per l'ex senatore di Forza Italia. Secondo quanto riporta l'Ansa, citando fonti di Strasburgo, la Corte europea ha “deciso di non chiedere al governo italiano di adottare misure per sospendere l'esecuzione della pena di Marcello Dell'Utri”, come da lui richiesto.
La decisione di Strasburgo
L’ex senatore di Forza Italia, condannato nel 2014 a 7 anni per concorso esterno alla mafia, si è già visto negare per due volte dal tribunale di sorveglianza di Roma la sospensione della pena chiesta per motivi di salute, poiché soffre di una cardiopatia e ha un tumore alla prostata. Alla Corte di Strasburgo i suoi legali avevano chiesto, per gli stessi motivi, di concedere lo stop alla pena. Stop negato dalle toghe italiane per via della sua fuga in Libano. Ma senza emettere contestualmente anche una motivazione, i giudici della Cedu hanno deciso che la sospensione non può essere concessa.
Gli altri “no”
All’ex senatore di Forza Italia ha risposto no, meno di un mese fa, anche la II sezione della corte d’appello di Caltanissetta, rigettando però la richiesta di revisione. Contestualmente era stata respinta anche la richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena avanzata nel dicembre scorso dalla procura generale nissena. A chiedere la revisione del processo per l’ex manager di Publitalia erano stati i suoi legali, gli avvocati Francesco Centonze e Tullio Padovani.