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STRAGE A MILANO, IL GOVERNO: FALLE NEL SISTEMA DI SICUREZZA

Il sistema di sicurezza del tribunale di Milano finisce nel mirino delle istituzioni che in queste ore si stanno occupando della strage commessa stamattina da Claudio Giardiello. “Abbiamo dato un mandato molto forte a fare massima chiarezza sulle falle del sistema che ci sono state – ha spiegato Matteo Renzi in conferenza stampa – perché è impensabile e impossibile che si sia potuto introdurre un’arma in un tribunale». Così il premier Matteo Renzi dopo la sparatoria di staman in tribunale a Milano dove sono state uccise tre persone. «Non è la prima volta che accade ma deve essere l’ultima”. Il premier ha espresso poi gratitudine nei confronti delle forze dell’ordine ” che hanno dato vita ad un inseguimento, un atto di grandissimo eroismo e in particolare i carabinieri che hanno bloccato, riconosciuto e disarmato il killer”. Renzi ha definito “incomprensibile e gravissimo” quanto è avvenuto a Milano “ci dovranno essere tutte le indagini del caso”. A chi gli ha chiesto come intenda gestire Expo sul piano della sicurezza il presidente del Consiglio ha risposto che non bisogna “strumentalizzare gli eventi” perché “il Paese non è in uno stato di terrore”.

Sulla stessa linea anche i ministri Alfano e Orlando giunti a Milano per sostenere l’opera di giudici e forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno ha assicurato: “Faremo in modo che quanto avvenuto non accada mai più. Io ero qui per il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica – ha raccontato – abbiamo seguito istante per istante tutto ciò che si e’ verificato e mi sento di ringraziare le forze dell’ordine e specificatamente i carabinieri. E’ stato attivato un sistema in modo da arrivare presto alla cattura di un’uomo che era pronto a uccidere altre persone a Vimercate”.

Secondo il Guardasigilli i mezzi informatici di sorveglianza funzionavano ma ci sono stati “errori gravi nel sistema su cui stiamo indagando”. Orlando ha deciso di convocare nei prossimi giorni i procuratori generali ” per trarre da questa vicenda elementi più utili a una ricognizione complessiva del sistema”. Il ministro della Giustizia ha poi ringraziato “sinceramente i vertici degli uffici di Milano che hanno dato subito indicazioni utili e testimoniato la volontà di reagire, credo all’altezza della storia di questi uffici”.

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