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Stop di Veltroni a Renzi: no alla linea “avanti senza Fi”

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Per Matteo Renzi la tirata d’orecchie stavolta arriva da Walter Veltroni. Oggetto della reprimenda, andata in scena a Otto e mezzo ieri sera, è l’atteggiamento mantenuto dal premier dopo la rottura del patto del Nazareno con Forza Italia. All’ex sindaco di Roma non è piaciuta la risposta “va bene, meglio così, si va avanti allo stesso…” perché “le riforme si devono fare e con il più largo consenso possibile”. Del resto Veltroni è stato il primo a lanciare l’idea di una linea politica di centrosinistra non necessariamente fondata sull’antiberlusconismo, così come è stato dal 1994 al 2008. Pensiero che Renzi ha fatto suo, incontrando addirittura il leader azzurro per cercare una convergenza su nuovo Senato e Italicum.

Proprio la legge elettorale resta la priorità del governo, “io l’ho votata così com’è, cinque giorni fa. Anche perché il paese deve essere pronto, se ci fosse l’evenienza, ad avere una legge elettorale con cui andare al voto”. Veltroni ha anche ironizzato sulla presunta “svolta autoritaria” di Renzi prefigurata da Berlusconi durante il suo ultimo intervento al tg5. “Perché lo dice adesso e non lo ha detto una settimana fa? – si è chiesto l’ex segretario dem – Ci dica cosa è cambiato”. Possibile che Berlusconi, sentendo odore di elezioni, vista anche la crisi di Ncd e Sc, stia cercando di ricostruire il centrodestra. Non a caso tra domenica e lunedì ha cenato con Matteo Salvini ad Arcore per rilanciare l’asse Fi-Lega. Un tuffo nel passato che Veltroni ha definito “Stravagante. Per uno che viene da Marte è difficile da capire”.

 

 

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