Quattro miliardi l’anno. A tanto ammontano gli sprechi della sanità italiana secondo quanto riferito dal “Piano esiti” del ministero della Salute, uno studio delle “performance dei nostri ospedali”. Molti nosocomi sono al di sotto del numero minimo di interventi annuali per poter assicurare la sicurezza dei pazienti secondo quanto stabilito dai più rilevanti studi internazionali.
Secondo il dossier, ripreso dalla Stampa, i grafici dimostrano che la curva di mortalità “sale proporzionalmente con il diminuire dei pazienti trattati”. Esistono poi delle patologie per le quali molte strutture si trovano al di sotto della soglia di attenzione. Tra queste Bypass aortocoronarico, al colon, al polmone, alla mammella e allo stomaco ma anche colecistectomia laparoscopica che, ad esempio, andrebbe trattata in day surgery mentre molto speso viene curata in degenza. Molti reparti, unità sanitarie e ospedali andrebbero accorpati al fine di raggiungere gli obbiettivi gli obbiettivi di efficienza richieste alle pubbliche amministrazioni.