Occhi puntati su Piazza Affari dopo il “venerdì nero” del 28 settembre, quando sul listino milanese sono stati bruciati 22 miliardi e lo spread fra Btp e Bund ha raggiunto 280 punti base per poi scendere a 269.
Apertura
Sul fronte del differenziale fra buoni del tesoro italiani e tedeschi il trend resta quello dell'ultima seduta, con il valore che in apertura di contrattazioni si è attestato a 273 punti. Il tasso del decennale oggi è al 3,21%, dopo aver chiuso venerdì al 3,26% e aver toccato un top del 3,27%. Le vendite sui titoli di Stato italiano si sono intensificate sulla scia dei timori per la manovra di bilancio in Italia, dove si profila una sfida con Bruxelles dopo che il governo ha optato per un deficit/Pil al 2,4% nei prossimi tre anni. Migliore la situazione sul fronte delle contrattazioni: il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,3% a 20.811 punti. A sostenere il listino principale sono i titoli legati al petrolio con l'aumento del presso del greggio. Bene Tenaris (+2,2%), Saipem (+1,3%), Eni (+0,8%) e anche Snam (+0,4%). Giù Tim (-3%) e Mps (-1,1%).
Il governo va avanti
I dubbi dei mercati sulla sostenibilità della manovra hanno portato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a richiamare il governo sul rispetto dei conti pubblici. Un principio, ha sottolineato il capo dello Stato, “previsto dalla Costituzione“. Alle preoccupazioni del Colle hanno replicato gli esponenti dell'esecutivo, a partire dal premier Giuseppe Conte. “La mia opinione – ha affermato al Corriere della Sera – è che i principi di equilibrio del bilancio e di sostenibilità del debito pubblico, a prescindere dal fatto che siano scritti nella Costituzione e nel Fiscal Compact, siano linee guida che qualunque governo responsabile deve tenere da conto”. Questi principi “non impongono, tuttavia, di rinunciare a esprimere una politica economica e di finanza pubblica interpretando i bisogni dei cittadini in base ai differenti cicli economici“. Questo governo “non ha alcuna tentazione di creare vertenze o contrapposizioni con le istituzioni europee”, ha detto Conte. Più diretto il messaggio di Matteo Salvini: “I mercati sono preoccupati e lo spread sale? Noi abbiamo fatto una manovra per crescita e sviluppo, è una reazione iniziale poi anche i signori dello spread si tranquillizzeranno…” Frontale anche la messa a punto di Luigi Di Maio. “Il Pd e Forza Italia non riescono a fare un'opposizione politica e quindi con i loro giornali creano terrorismo mediatico per far schizzare lo spread, sperando in un altro colpo di Stato finanziario: sono degli irresponsabili nemici dell'Italia”.