C’è apertura al dialogo oppure no? Gli scenari su quello che accadrà fra Pd e Mdp,dopo le parole fiduciose di Roberto Speranza pronunciate nel corso di un’intervista a ‘Repubblica’, rimescolano fino a un certo punto le carte in tavola in vista delle prossime elezioni. Renzi, nei suoi recenti discorsi, aveva chiaramente aperto alla possibilità di relazioni con i dissidenti “a sinistra”, specie negli ultimi concitati mesi segnati dalla rottura fra “Articolo 1” e Campo progressista. Il problema, però, è che l’augurio di Speranza a una discussione pacifica e proficua con il segretario dem ha incassato le reticenze dell’ex premier, irremovibile sulla riapertura del dossier sul Rosatellum bis, ipotesi ventilata dal coordinatore di Mdp per dar corpo a quella che, fino a qualche ora prima, non era che una suggestione.
La replica di Renzi
La proposta di un incontro “anche lunedì mattina”, infatti, si è inceppata ancor prima di prendere il largo. E questo nonostante Renzi, ospite al forum di Lucia Annunziata, abbia precisato che, qualora fosse stata seria, sarebbe stato disponibile a parlare “ma di cose concrete”. La frase successiva, però, ha suonato molto come un veto sulle discussioni legate alla Legge elettorale: “Le preferenze stavano nell’Italicum e non più nel Rosatellum. Rimettere in discussione la Legge elettorale oggi è molto difficile, sembra il tentativo di ricominciare daccapo. Ricominciare da capo significherebbe rinunciare alla Legge elettorale”. Un modo per dire che, se il campo dell’intesa dev’essere questo, il sottile filo che ancora potrebbe esistere fra Pd e il resto della sinistra verrebbe lasciato cadere in modo definitivo.
Mdp: “Sconfortante”
Ancora più chiaro è stato il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato, colui che al Rosatellum ha dato il nome, il quale ha spiegato che “si è faticosamente chiusa una trattativa tra otto partiti politici” e che riaprire il discorso (con eventualità di riparlare del voto disgiunto) equivarrebbe ad “affossarlo”. Addirittura, Rosato ha chiesto a Mdp di votare la Legge. Era stato “profetico”, dunque, Pierluigi Bersani che, subito dopo lo spiraglio mostrato da Speranza, aveva pronosticato la risposta “provocatoria” di Renzi. Qualcuno, in casa dem, preme ancora sul riallaccio del dialogo con la sinistra a sinistra del Pd ma, visti i presupposti, il terreno risultata decisamente più brullo che fertile. Il Rosatellum è blindato e, come detto da Renzi, è alquanto difficile che se ne riparli. Il punto di incontro, se esiste, dovrà essere da un’altra parte ma le quotazioni di una sinistra unita sono tutt’altro che in discesa, considerando anche l’emblematico aggettivo “sconfortante” usato in casa Mdp per definire la risposta dem all’iniziativa di Speranza.