Dalle strade di Puglia e Sardegna al Parlamento. La protesta di agricoltori e pastori arriva fino alle aule istituzionali, che stamattina hanno protestato in piazza Montecitorio per chiedere interventi per salvare l'olio italiano e per aiutare i produttori di latte ovino schiacciati da prezzi di acquisto troppo bassi.
Xylella e gelate
E' il giallo di Coldiretti il colore predominante in piazza. Ed è proprio Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, a guidare la protesta. “La Xylella attanaglia il territorio del Salento e non colpisce solo l'olivicoltura, ma anche il turismo e quindi servono risposte da parte del governo”, spiega Muraglia. Su un cartello di un manifestante si legge: “Cambio climatico, Xylella, olio straniero: noi combattiamo e voi?”. Su un altro: “100 milioni di olivi italiani chiedono aiuto“. E un altro ancora recita “Chiudiamo i porti al falso olio italiano”. Gli agricoltori lamentano che a causa della Xylella si è avuto un calo del 70% della produzione di olio in Puglia, con punte del 90%. Il conto dei danni si aggira intorno a 1,2 miliardi di euro, a rischio sarebbero oltre 100mila posti di lavoro.
La protesta dei pastori sardi
In piazza anche i pastori sardi, che regalano pecorino romano. I pastori hanno portato un grande striscione con scritto “Rispetto per la tragedia dei pastori sardi”. Riguardo a questa vicenda, “la situazione è insostenibile da mesi. C'è stato un calo quasi del 50 per cento del prezzo del latte nell'ultimo anno, andando ampiamente sotto i costi di produzione“. Lo ha detto Roberto Moncalvo, presidente Copa-Cogeca e nel direttivo Coldiretti, oggi a Milano, a margine di un convegno sul settore agroalimentare in Deloitte. Secondo il rappresentante degli agricoltori “il mercato del latte è devastato dal ruolo non solo vergognoso ma anche oltre la legalità di un manipolo di industriali che decide il prezzo e va contro la legge”.