Sui tremila euro di soglia contante “ha vinto Alfano”. Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, intervistato da “Mix 24” su “Radio 24”. “No, non mi piacciono – ha spiegato-. L’ho detto in Consiglio dei ministri, però penso che ci sia una regola che va rispettata: uno dice la sua opinione, poi uno si adegua alle volontà della maggioranza. Siamo arrivati a un punto che uno se non condivide una cosa se ne va. Insomma, mi pare un po’ eccessivo. Con Alfano abbiamo avuto molte volte una discussione su questo e io sono sempre riuscito a fermare la cosa”.
Il governo, ha poi assicurato, non taglierà ancora i fondi per la cultura. “Renzi è stato sindaco di Firenze – ha sottolineato – e sa bene cosa significa investire nella cultura”. Nessuna riduzione di budget da parte del Parlamento, quindi, secondo Franceschini, il quale pensa di guidare “il ministero economico più importante”.
Quella sui direttori dei musei, ha poi detto, è stata “una polemica assurda. Non c’è nessuno straniero, sono tutti europei”.
Importante il passaggio riservato all’affaire Marino. “Non entro nel merito – ha affermato – ma al di là di tutte le vicende di scontrini ed altro credo si debba registrare che negli ultimi tempi in città c’era un malessere diffuso”. La legge, ha sottolineato, “prevede che dopo un commissariamento ci sia il voto”. Franceschini ha escluso una sua possibile candidatura per il Campidoglio. “Sono di Ferrara – ha evidenziato – il sindaco di Roma deve essere un romano”