La pace fiscale non è per gli evasori, ma per chi è in regola con la dichiarazione dei redditi e non ha risorse per pagare perchè ha difficoltà economiche”. Lo ha detto oggi il sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri, parlando dell'attesa operazione nonché cardine del Dl fisco che il governo vorrebbe collegare alla manovra 2019. “Il M5s se c'è da dare una mano ai contribuenti in difficoltà che non sono evasori sono certo che non avrò alcun problema”, ha aggiunto
Tre scaglioni
Il sottosegretario alle Infrastrutture ha anche spiegato la manovra in vista della messa a punto del decreto finale. La pace fiscale, spiega, potrebbe comportare tre scaglioni di pagamento al 6%, al 10% e al 25% “a seconda della posizione patrimoniale e reddituale del contribuente che ne fa richiesta”. L'aliquota del 6% potrebbe per esempio essere riservata ai contribuenti monoreddito con un figlio minorenne a carico, precisa. “La proposta della Lega è molto chiara e non abbiano intenzione di fare passi indietro – ribadisce – per noi è saldo e stralcio delle posizioni di chi non riesce a fare fronte ai pagamenti di Equitalia. Non vogliamo compromessi tecnici”.
“Un problema politico non c'è. Qualcuno dei tecnici ora dice che il saldo e stralcio crea un buco nel bilancio dello stato, ma la si sta facendo più complicata di quella che è. Non ha nessun senso tenere a bilancio partite che sono come limoni secchi”, ha concluso Siri.