Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà a Genova il 14 agosto in occasione della cerimonia commemorativa delle 43 vittime del crollo di ponte Morandi, esattamente un anno dopo la tragedia. La notizia riportata dall’Agi trova conferma anche nell'agenda online della Presidenza della Repubblica. Il Capo dello Stato è atteso per le 11 nel capoluogo ligure.
Il punto sulla ricostruzione
“La città di Genova è stata colpita da una tragedia inaccettabile – disse un anno fa il Capo dello Stato -. L’immagine che Genova ha dato di sé e che rimane impressa nei nostri ricordi in quei giorni di lutto e di smarrimento non è stata soltanto di profondo dolore, ma anche di grande solidarietà e di forza d’animo”. E aggiunse: “Una città colpita duramente, negli affetti, nella memoria, nella funzionalità, nella sua stessa essenza di metropoli dinamica e moderna, aperta al mondo e al futuro, è stata capace di non cadere nella disperazione”. Perciò, sottolineò il Presidente della Repubblica -. Quella stessa solidarietà, alta, responsabile, coraggiosa, disinteressata, che ha caratterizzato i genovesi e i soccorritori – è la chiave di volta per superare la condizione che si è creata. Vi è bisogno di energia, idee, collaborazione, sostegno. Serve un impegno collettivo, nazionale e locale, pubblico e privato”.
Un monito attuale
La presenza di Sergio Mattarella alla commemorazione delle vittime a un anno dalla tragedia servirà anche per richiamare l’urgenza della ricostruzione. “Ricostruire è un dovere – scandì un anno fa il Capo dello Stato -. Ritrovare la normalità, una speranza che va resa concreta. Bisogna farlo in tempi rapidi, con assoluta trasparenza, con il massimo di competenza. Con unità di intenti e visione lungimirante. Partendo dal ricordo delle vittime, dai bisogni primari di quei cittadini che hanno perso tutto. E accompagnando via via la ripartenza con provvedimenti che sostengano l’impegno dei cittadini, delle imprese, del mondo del commercio e dell’economia. Genova non attende auguri o rassicurazioni ma la concretezza delle scelte e dei comportamenti”. Un monito quanto mai attuale.