In una faseĀ estremamente concitataĀ per i negoziati sullāuscita del Regno Unito dallāUnione europea, e ad appena tre giorni dalla visita della premier Theresa May a Firenze, lāItalia continua a monitorare i possibiliĀ scenari post-BrexitĀ per il Paese legati non solo alla presenza di connazionali sul territorio britannico ma anche a questioni correlate, come la sfida aperta per trasferire la sede dellāEuropean medicines agency (Ema)Ā daĀ Londra a Milano.Ā La candidatura del capoluogo meneghino ĆØ stata ufficialmente presentata a Bruxelles nella giornata di ieri e, nelle intenzioni delle istituzioni, andrebbe a impiantare i futuri uffici dirigenziali dellāagenzia comunitaria europea allāinterno del grattacielo Pirelli.
La mozione della Lega
Nonostante gli esiti della āgaraā risultino al momentoĀ piuttosto incerti,Ā nella candidatura milanese ĆØ stata riposta molta fiducia da parte degli enti locali e nazionali, univoci nellāaffermare la soluzione lombarda come quellaĀ piĆ¹ indicataĀ per garantire unāimmediata operativitĆ dellāagenzia dopo il passaggio di sede. A sostegno della proposta meneghina,Ā la Lega NordĀ ha presentato una mozione āvolta a sostenere, presso le competenti sedi comunitarie, la candidatura di Milano a sede dellāEma, affinchĆ© non venga sprecata unāoccasione unica di crescita in termini scientifici, di prestigio internazionale e di indotto occupazionaleā. A fronte di 19 candidature totali, il Carroccio sostiene che lāItalia ānon puĆ² perdere questo trenoā e che sarĆ necessario lavorare a un progetto che āha visto unite e compatte Governo, Regione Lombardia, Comune di Milano, sistema economico e imprenditorialeā.
Milano, sfida europea
Il 24 luglio scorso, il presidente del Consiglio Paolo GentiloniĀ aveva presentato la candidatura milanese,Ā spiegando che quella di ospitare la sede Ema ĆØ āuna grande occasioneĀ per noi e per lāEuropaā, e lo ha fatto mettendo da parte atteggiamenti ādecoubertinianiā e annunciando di giocare la partitaĀ per vincerla.Ā Lāimpressione ĆØ che la Commissione europea, con lāimminente pubblicazione di un dossier sulle cittĆ candidate, stia orientando la sua scelta su una metropoli occidentale, con Milano impegnata in una sfida tuttāaltro che semplice contro colossi come Barcellona, Vienna e la stessa Bruxelles. I primi risultati (e di conseguenza le prime impressioni) sono attesi per fine mese, quando sarĆ possibile capire seĀ le speranze milanesiĀ possano risultare quantomeno piĆ¹ concrete.