Quando si apre un canale di dialogo è sempre una cosa positiva, al di la delle personali opinioni politiche. Oggi, su alcuni temi sensibili per l'opinione pubblica cattolica, una porta sembra essersi schiusa. Ed è cosa buona che ciò avvenga su iniziativa di un ministro della Repubblica.
Il tweet
Andiamo per ordine. Questa mattina In Terris ha pubblicato un editoriale firmato dal suo direttore, don Aldo Buonaiuto, ripreso da diverse agenzie e quotidiani online. Un appello alla moderazione – dopo toni esacerbati che hanno contraddistinto la campagna elettorale e la formazione del governo – e un invito a non ignorare il ruolo sociale che la Chiesa può ancora svolgere e il bagaglio di esperienze, valori e principi di cui è portatrice. L'esortazione ha destato l'interesse di Matteo Salvini che ha retweettato il fondo dal suo profilo personale. “Articolo interessante – ha scritto il neo ministro dell'Interno – per risolvere i problemi sono pronto a dialogare con tutti”.
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La notizia
Un esponente del governo che condivide sui social media il pezzo di un giornale lontano dalle logiche mainstream, firmato da un “prete di strada“, è a suo modo una notizia. Così il nostro direttore è stato contattato dall'Ansa. “Reputiamo che anche il ministro dell'Interno possa mettersi in ascolto delle realtà che lavorano nell'immigrazione, tra le quali in prima linea c'è la Chiesa, anche guardando alle sue esternazioni positive di questi giorni sul buon senso – ha detto don Buonaiuto -. Non vogliamo vedere una chiusura ma vogliamo sperare in una apertura del ministro a dialogare e incontrare tutti”. E' finito, insomma, “il tempo di contrapporsi, fare muro contro muro e utilizzare linguaggi accesi, ormai bisogna mettersi intorno a un tavolo e cercare soluzioni”. Alla domanda se nel dialogo con Salvini la Chiesa italiana parlerà anche dell'accoglienza come di un valore, il direttore di In Terris ha spiegato: “Io parlo da prete di strada e appartenente alla Comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi che ci ha insegnato a costruire ponti interagendo con chiunque. Io parlo della mia esperienza di comunità impegnata in prima linea a difesa dei più deboli come sono anche i profughi, da qui l'appello di guardare alla sicurezza e alla solidarietà senza opporre il bisogno di sicurezza con la solidarietà. Nessuno vuole impedire l'attenzione giusta che si deve dare al discorso della sicurezza e del perseguire chi delinque, dall'altra va coniugato il discorso della solidarietà perchè questo Paese è sempre stato faro della solidarietà”. Don Buonaiuto ha poi ribadito “è bene abbassare i toni e iniziare un dialogo per dare risposte ai bisogni di queste persone che sono di pari dignità, di fatto anche Salvini ha detto ieri che la vita è sacra, toni troppo accesi possono diventare pericolosi. Mettersi a lavorare, questa mi sembra la buona intenzione di questo ministro e di questo governo. Oggi Salvini ha riconosciuto anche che Minniti ha fatto un buon lavoro, bisogna sostenere i bisogni degli ultimi ed è questo che in modo disinteressato diciamo perchè in queste persone noi vediamo Gesù”.
La polemica
Parli della Lega e diventa inevitabile un domanda sul ginepraio di polemiche scaturito dalle affermazioni del ministro della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana, sulle coppie gay. La posizione dell'esponente del Carroccio, ha osservato don Buonaiuto, “non l'ho trovata accusatoria, non ha detto che non rispetta gli omosessuali, non l'ho trovata un attacco. Ha detto ciò che è la famiglia per la visione cristiana, anche questo va rispettato. La Chiesa e la cristianità hanno una visione di famiglia che va rispettata come vanno rispettate altre posizioni che non dobbiamo per forza condividere“. La Chiesa, ha concluso, “con i suoi duemila anni di storia ha qualcosa di irrinunciabile da dire e da insegnare, come uomo di Chiesa posso solo confermare che la famiglia è composta da una mamma e una papà, la famiglia è cosi che il Signore l'ha pensata, per noi cattolici credenti questa è la famiglia. Entrare in polemiche penso che sia sbagliato, strumentalizzare, fare esternazioni. Bisogna cercare di non fare forzature, divisioni in un momento in cui il governo deve ancora iniziare. Aspettiamo di vedere poi nei fatti”. Che poi sono la cosa più importante…