Disagi e ritardi negli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, dove un improvviso (e non annunciato) sciopero generale degli addetti al servizio a terra ha creato (e sta creando) non pochi problemi ai passeggeri, specie nelle operazioni di imbarco dei bagagli, scatenando numerose proteste e “insurrezioni” via social contro il personale aeroportuale. Una protesta, quella in corso in due dei principali scali del Paese, avviata a partire dalle 6 del mattino e definita “spontanea” dal servizio di comunicazione di Malpensa, il quale ha rilasciato qualche indicazione ai passeggeri solo attorno alle 8.30, diffondendo un messaggio nel quale era specificato che, a causa della protesta, erano in corso disagi e rallentamenti nei servizi. Secondo quanto riportato finora, lo sciopero nell’aeroporto di Linate si è concluso dopo circa un’ora di stop, alle 7, mentre quello di Malpensa è proseguito a oltranza. Su entrambe le proteste, sta facendo chiarezza il Il presidente della Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero, Giuseppe Santoro Passarelli, il quale ha inoltrato richiesta alle società aeroportuali di Linate e Malpensa, all’Enac e al prefetto di avere informazioni urgenti. Lo scopo del garante è valutare quanto accaduto e capire se vi siano state o meno violazioni sanzionabili.
La protesta: cooperative nel mirino
Un primo agosto di passione, dunque, per gli utenti degli scali milanesi, trovatisi alle prese con un’assolutamente inattesa mancanza dei servizi, dovuta alle braccia incrociate dei lavoratori. A scatenare la protesta del personale, probabilmente, il ventilato ingresso di una cooperativa (l'”Alpina”) nel servizio di rampa, la quale dovrebbe essere operativa in subappalto per conto di Ags. Una soluzione malvista dai sindacati che, nella giornata di ieri, hanno visto fallire un’ulteriore trattativa (dopo quella con Enac) nella prefettura di Varese. Nessun accordo raggiunto e, di conseguenza, sciopero-lampo nel primo giorno di agosto, uno dei più gettonati per l’esodo dei vacanzieri. Tra le 5 e le 7 del mattino, a Linate sono stati registrati ritardi di oltre 30 minuti per alcuni voli, oltre che file interminabili ai check-in. A Malpensa, per ora, la situazione resta ancora in fase di stallo: già il 6 maggio scorso, l’aeroporto milanese era stato al centro di una protesta da parte dei lavoratori che, in massa, avevano invaso il check-in di Ryanair. Anche in quell’occasione, il motivo del dissenso riguardava il lavoro delle cooperative in subappalto avallato dalle società che gestiscono i servizi. Secondo i sindacati, l’affido di parte dei lavori a una cooperativa sarebbe una pericolosa “svalutazione”.