Sembra che il conteggio dica 40 mila. Di sicuro è una piazza riempita quella di Bologna, dove le Sardine si radunano a una settimana dalle elezioni romagnole del 26 gennaio, per lanciare un mesaggio agli elettori che, alle urne, dovranno decidere se confermare l'ascesa della Lega alle recenti amministrative. E' il promotore Mattia Santori del movimento a tracciare la linea del raduno dal palco del concertone: “Le piazze continuano ad essere piene, quello che vediamo sul web non corrisponde a verità – ha detto -. Se Salvini perdesse sarebbe dirompente perché la sconfitta sarebbe stata aiutata da una forza di piazza che ha speso zero euro. Oggi è un cambiamento per noi ma tra una settimana potrebbe cambiare l'inerzia politica sovranista”. Un obiettivo comunque Santori lo dichiara raggiunto, “avendo riportato la gente nelle piazze risvegliando il senso civico“.
Obiettivi
Altri risultati, le Sardine li raggiungerebbero qualora le elezioni in Emilia-Romagna dicessero no alle destre: “Se il sovranismo che era dato per strafavorito, e che ha speso soldi e persone per questa elezione, fosse sconfitto – ha spiegato Santori -, sarebbe un segnale importante. Salvini si gioca una grossa fetta del suo futuro politico. La vera domanda è che cosa succede se la Lega, data per favorita due mesi fa, dovesse perdere fra una settimana. Diventerà un esempio in Italia e non solo”. Risultati che, a ogni modo, solo le elezioni diranno se verranno raggiunti o meno. Per il momento, le Sardine festeggiano quello che considerano un ottimo risultato di piazza, senza però arrivare a parlare di ambizioni di partito: “Non è la direzione giusta. Purtroppo il dato di fatto è che se vuoi avvicinare gente alla politica il partito non aiuta. In ogni caso quello che avverrà dopo dipenderà intento dal voto alle Regionali. Se andrà bene ci daremo una struttura”.