In occasione dei 71 anni della strage di Sant’Anna di Stazzema, in cui i nazifascisti sterminarono 560 persone di cui 130 bambini, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto un accorato messaggio al sindaco del comune toscano. Il capo dello Stato ha ricordato il disumano eccidio in cui furono trucidate “tante persone inermi, in gran parte anziani, donne e bambini. Le rappresaglie contro i civili in Italia non furono una barbara eccezione, ma il frutto di una ideologia di dominio e di morte, lucida nei suoi propositi, esecrabile nei suoi obiettivi”. Ed è dunque “lodevole l’impegno con cui la vostra comunità mantiene vivo il ricordo dei martiri di Sant’Anna”.
Per Mattarella si tratta di “un’eredità preziosa per i giovani, che imparano ad apprezzare le conquiste di pace, democrazia e libertà, ottenute con tanto sangue e tante sofferenze”. Quest’anno, poi, il ricordo della strage è “reso particolarmente significativo dall’inaugurazione della nuova sistemazione dei luoghi simbolo dell’eccidio; sistemazione avvenuta con il contributo del land tedesco del Baden-Wuerttemberg”. Secondo il Presidente è “un evento di grande significato perché collega la memoria degli orrori della guerra con lo spirito di pace, di concordia e di amicizia raggiunto tra Italia e Germania, protagoniste dalla metà del secolo scorso della propria rinascita democratica e della costruzione europea”.