Paolo Gentiloni migliora e potrebbe essere dimesso nelle prossime ore. Il premier punta a tornare a Palazzo Chigi entro oggi in modo da poter dirigere il Consiglio dei ministri di sabato. I medici del policlinico Gemelli di Roma hanno parlato di “ottimo decorso clinico” e ciò lascia presagire che il via libera potrebbe arrivare a breve giro di ruota.
Gentiloni, in ogni caso, ha lavorato anche dal letto dell’ospedale. Si è tenuto in contatto con i ministri via telefono, whatsapp ed sms e ha visto alcuni collaboratori, compreso il portavoce Filippo Sensi. Firmando, tra l’altro, anche il dpcm sui Livelli essenziali di assistenza (Lea). Si tratta di prestazioni e i servizi che il Ssn deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Per monitorare l’erogazione dei Lea, in condizioni di appropriatezza ed efficienza e compatibilmente con le risorse disponibili, presso il Ministero della salute è stato istituito il “Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza”.
Ogni anno il Comitato predispone un questionario per la valutazione del raggiungimento degli adempimenti. E’ la cosiddetta Griglia Lea, basata su 31 indicatori (dall’assistenza ospedaliera alle liste di attesa, dal controllo della spesa farmaceutica ai dispositivi medici) raggruppati in tre grandi aree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (vaccinazioni, screening, prevenzione nei luoghi di lavoro, tutela degli alimenti, sanità veterinaria, etc.); assistenza distrettuale (assistenza farmaceutica, specialistica e diagnostica ambulatoriale, servizi domiciliari ad anziani e malati gravi, consultori, strutture residenziali e semiresidenziali); assistenza ospedaliera, valutata in base al tasso di ricovero e sulla base di una serie di indicatori di appropriatezza. Quest’anno e’ stato aggiunto un nuovo indicatore sugli stili di vita (obesità, fumo, etc). La firma sui Lea è stata definita dal ministro Beatrice Lorenzin “un passaggio storico per la sanità italiana”.
In attesa del ritorno in pista di Gentiloni giovedì si è svolto un pre-consiglio con all’ordine del giorno, tra l’altro, tre decreti legislativi sulle unioni civili. Tra decreto “salva-banche“, modifiche al jobs act per disinnescare il referendum e da ultimo la situazione di Alitalia, l’agenda dell’esecutivo non è priva di priorità, pur escludendo un ruolo di protagonista sulla riforma elettorale che il premier vuole lasciare all’iniziativa parlamentare dopo la decisione della Consulta del 24.