Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di ammorbidire la linea politica della Lega. Lo dice chiaro e tondo durante la conferenza stampa alla Camera di presentazione del candidato economista Alberto Bagnai nel collegio di Siena, lo stesso dove il Pd dovrebbe candidare Pier Carlo Padoan. Sarà una lotta agguerrita tra il ministro dell'Economia, sostenitore della moneta unica, e Borghi, figura di spicco della galassia degli anti-Euro.
Il no all'Euro rimane
Ed è proprio l'avversione all'Euro che Salvini ha voluto rivendicare nel corso della conferenza. “L’Euro è un esperimento fallito – ha sentenziato – se riusciamo a cambiare i trattati in maniera concordata bene, se ci vengono frapposti solo dei no non possiamo portare il Paese al disastro. Non farò inversioni come Di Maio e M5s che per opportunismo dicono tutto e il contrario di tutto”.
Parlando dei vincoli che l'Unione europea impone agli Stati membri, Salvini ha detto: “I vincoli e le regole europee per gli italiani sono una gabbia. Noi vogliamo aprirla, se riusciamo a farlo sedendoci al tavolo con l’accordo di tutti siamo le persone più felici del mondo, se siamo sotto ricatto per noi viene prima l’interesse nazionale”.
Il leader del Carroccio ha parlato dell'accordo, che ancora manca, per il candidato governatore del Lazio per il centro-destra. Ha detto in modo lapidario: “Prima o poi capiterà…” che si trovi l'accordo.
“Preoccupati per la scomparsa dei nostri valori”
In mattinata il segretario della Lega era intervenuto anche a proposito della prolusione di ieri del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, il quale ha invitato a prendere le distanze dalla xenofobia. “Spiegherò a monsignor Bassetti – ha detto Salvini – come la Lega sia l'unico antidoto al razzismo e come l'immigrazione vada controllata, regolata e limitata perché ci sono milioni di italiani in difficoltà”. Ed ha quindi aggiunto: “Noi siamo preoccupati per la scomparsa di una cultura e penso che la stessa Cei sia preoccupata se sono a rischio i nostri valori”