Il governo non sforerà i vincoli di bilancio imposti dall'Unione europea. Lo ha assicurato Matteo Salvini nel corso di un'intervista al Sole 24 ore. “La nostra sarà una manovra seria – dice – se vogliamo governare a lungo non possiamo far saltare i conti” e “il dibattito sul 2,9% arriva alla fine. Prima ci mettiamo i contenuti. Ma non sforeremo alcunché”.
Lavoro e tasse
L'obiettivo prioritario, per la Lega, resta la modifica della legge Fornero: “Quota 100 da subito per tutti, non solo per equità ma per creare lavoro“. Nella stessa direzione va il taglio del cuneo, “una delle ipotesi che stiamo valutando”. L'altra grande priorità è la flat tax, che però partirà “dai più piccoli“, partite Iva o famiglie. “E' il nostro traguardo”, sostiene il vicepremier che tuttavia apre alla proposta pentastellata di una riduzione a tre delle aliquote per dare subito un segnale di cambiamento. Altra priorità per Salvini è la pace fiscale. Non solo la rottamazione delle cartelle di Equitalia entro i 100mila euro, ma anche le multe. Nel programma anche il mantenimento delle misure di Industria 4.0, “ma estendendone i benefici alle piccole e medie imprese” e via libera al Tap. E poi ancora, si affronterà la questione delle accise sulla benzina, “con l'obiettivo di annullare gradualmente quelle che hanno compiuto 60-80 anni di storia“. “E' chiaro – continua il vice premier – che non faremo tutto subito, né gli italiani se lo aspettano. Ci saranno opzioni a un anno, a due anni e a tre anni. Se”. E il reddito di cittadinanza, “non è la mia specializzazione. Ma ovviamente ci sara'”. E “fino a quando gli italiani non avranno l'aliquota al 15% gli 80 euro resteranno“.
Lotta alla corruzione
Sulla lotta alla corruzione, che veda in prima fila proprio il Movimento 5 Stelle, si dice d'accordo pur fissando dei paletti. “E' assolutamente una priorità – spiega – e la lotta alle mafie è una priorità ancora maggiore ci sarà una stretta nel 'pacchetto sicurezza' che presenteremo entro settembre. Ma bisogna stare attenti al fatto che sino a prova contraria, sino al terzo grado di giudizio, gli italiani sono innocenti, i processi sommari non possono essere svolti in un Paese civile. Ma chi corrompe o è corrotto nella pubblica amministrazione deve pagare anche di più perché lo fa a nome degli italiani”.
Fondi Lega
Nel giorno in cui il tribunale del riesame di Genova potrebbe decidere sulla sorte della Lega in relazione all'inchiesta sui fondi, Salvini chiarisce che “non saranno i giudici – a decidere per quello che oggi è il primo partito in Italia. Sono fiducioso nella magistratura e nei successivi gradi di giudizio. In ogni caso non ci saranno né congressi né cambiamenti di nome. Certo non rimarremo con le mani in mano”. Quanto al partito unico “non è una cosa su cui mi alzo la mattina o vado a letto la sera – dice in una successiva intervista a Radio Anch'io su Radio uno – non ho sentito Berlusconi nelle ultime ore, spero di sentirlo oggi ma non ho partiti unici, fusioni e lottizzazioni in testa“.