Più che di fine vita io mi preoccupo della vita”. A dirlo è stato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, in riferimento alla discussione sul biotestamento in Senato. Il segretario del Carroccio ha specificato che gli piacerebbe che “questo Parlamento si occupasse degli italiani che stanno vivendo. Un cittadino deve essere libero di scegliere, ma io mi preoccupo di più di quelli che stanno vivendo e stanno vivendo male. Poi di morte, di una buona morte, ci occuperemo al momento giusto”. Frasi che, a ogni modo, hanno incontrato non poche remore da parte della classe politica, poiché perlopiù viste come una mancanza di rispetto nei confronti degli ammalati. Il primo a rispondere, via Twitter, è stato il pentastellato Di Battista: “Il biotestamento serve ai vivi. E' un diritto sacrosanto. Il M5s chiede la sua immediata approvazione. Si può fare in 24 ore!”. Sul tema, comunque, il leader della Lega ha detto di aspettare Renzi: “Vediamo se e quando decidono, magari estraendo a sorte come fanno a Bruxelles, fra eutanasia, ius soli e altri provvedimenti”.
La replica dem
Un dissenso, però, che non è mancato nemmeno da parte del Pd, manifestato dalle parole del ministro dell'Agricoltura Martina: “Questa può essere una legislatura di svolta per l'affermazione dei diritti. Chi come Salvini strattona anche in queste ore il tema delicato del fine vita con battute da bar dovrebbe avere più rispetto per tante persone che soffrono. Il biotestamento si può approvare oltre le logiche di maggioranza e opposizione: è tema che interpella la coscienza e mi pare ci sia ora la possibilità di una convergenza larga”. L'ala dem si è fatta sentire anche con il commento di Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Pd: “Spero che chi oggi parla con sprezzo dei malati e delle loro famiglie recuperi un minimo di umanità e, anche se è contro la legge, si esprima con rispetto… La sofferenza di chi vede un proprio caro in condizioni estreme non può essere utilizzata come strumento di polemica politica. La vita e la morte sono grandi e misteriosi eventi cui ci si deve avvicinare con delicatezza e rispetto. Garantire il diritto alla dignità in quei momenti supremi è un obiettivo che non può avere colore politico e che dovrebbe interpellare trasversalmente le coscienze. Temo chi si fa portatore di certezze assolute”.
Fedriga: “Salvini non ha offeso nessuno”
Interventi che hanno spinto gli esponenti della Lega Nord a una precisazione: “Salvini non ha offeso nessuno – ha detto Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega -. La squallida strumentalizzazione di Serracchiani su questioni così estremamente delicate fa capire molte cose e lascia intendere il vuoto politico e umano che accompagna queste figure. Purtroppo il partito di Serracchiani vuole utilizzare il tema del fine vita per la campagna elettorale. Non esiste niente di più squallido. Questa è una politica irresponsabile che per accaparrarsi il potere calpesta la sofferenza degli individui”.