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SALVINI: “I CAMPI ROM? LI RADEREI AL SUOLO”. POLEMICA CON MONS. PEREGO

“Cosa farei al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi raderei al suolo i campi rom”. E’ la categorica affermazione di Matteo Salvini il quale aggiunge: “Hanno il diritto e il dovere di vivere come gli altri e di mandare i figli a scuola – spiega ai microfoni di L’aria che tira – ma il campo in quanto tale è al di fuori della legge”.

Il leader del Carroccio si dice disposto all’integrazione “solo per chi si vuole integrare e non per chi vuole campare alle spalle degli altri” e per giustificare la sua convinzione ribadisce che negli altri Paesi dell’Unione Europea non esiste campi nomadi. Salvini dunque risolverebbe la situazione con una ruspa per permettere ai rom di trovarsi una casa e come gli altri cittadini pagare l’Imu.

Ai microfoni del programma televisivo di La7, il leader leghista ha inoltre parlato anche del fondamentalismo islamico: “Attenzione, gli ultimi interventi umanitari hanno solo aggravato la situazione, penso all’Iraq, all’Afghanistan, alle primavere arabe. Mi permetterei di suggerire, prima di andare altrove di stare attenti in casa nostra”, aggiungendo un messaggio per il primo ministro: “E’ bene che Gentiloni si occupi del Mediterraneo, ma è bene anche che Renzi e Alfano si occupi di quello che accade a casa nostra”.

“Nella Giornata Internazionale dei Rom il pensiero dovrebbe andare ai 170 mila, di cui 40 mila ancora nei campi, che vivono nel nostro Paese ma che non sono ancora riconosciuti come minoranza” è stata la replica di Mons. Perego, dell’associazione Migrantes, a Salvini. Secondo il prelato “l’attenzione dovrebbe essere rivolta a superare i campi rom, non certo radendoli al suolo, ma con un percorso di integrazione e di accompagnamento per chi ancora ci vive”. Ecco perché le parole del segretario del Carroccio, secondo il presule, sono indice di “ignoranza. Salvini ha detto una cosa insensata. La politica deve essere costruzione non demolizione”. Frasi di questa fatta, aggiunge Perego, “denotano una non conoscenza della situazione. La Lega continua ad affrontare temi tanto urgenti e importanti affidandosi alla demagogia”.

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