Se Di Maio dice 'o io premier o niente' non è il modo giusto per partire”: da Matteo Salvini, nella registrazione di Porta a porta, arriva la doccia gelata che argina le parole del deputato Alfonso Bonafede che, qualche ora fa, aveva dettato le condizioni del M5s sull'imminente futuro del nuovo Governo. E la ricetta del Movimento è semplice: “A queste elezioni – ha detto Bonafede – i cittadini hanno partecipato con entusiasmo e, quindi, va data una risposta: e questa risposta secondo noi non può prescindere dalla presenza di Luigi Di Maio come premier”. Particolare che non ha incontrato il consenso dell'altro nome forte della recente tornata elettorale, il leader della Lega che, prontamente, ha cercato di ridimensionare le affermzioni pentastellate: “Se Di Maio dice o io o nessuno sbaglia, perché a oggi è nessuno. Non puoi andare al governo dicendo o io o niente, altrimenti che discussione è?”. La Lega, aggiunge, “ha già fatto passi indietro” per far partire il lavoro della Camere “ma non è che possiamo fare passi indietro su passi indietro”.
“Possibile ragionare”
L'atteggiamento di Salvini, a ogni modo, è tutt'altro che di chiusura al leader pentastellato: “Conoscevo poco Di Maio e i 5stelle. Devo dire che in questi giorni ho trovato persone ragionevoli, costruttive e propositive. Logico che ci siano schermaglie, ma attorno ad un tavolo è possibile ragionare. A loro proporremo un'idea di Italia non di cinque mesi, ma di cinque anni. Non pretendo di imporre il mio pacchetto, ma tutti devono ritenersi provvisori su questa terra”. Ma il leader del Carroccio torna anche sui suoi obiettivi e sulle promesse elettorali: “Tutte le persone che sto incontrando mi dicono 'adesso passate dalle parole ai fatti': il mio obiettivo è la cancellazione della Fornero, la riduzione delle tasse, il controllo dei confini, l'espulsione dei clandestini. Da quello riparto, lo proporremo come centrodestra unito, la coalizione che ha vinto è una squadra. Da soli non si va lontano. Io sono pronto, c'è una squadra pronta”.
“Guai a chi dice 'Salvini o niente'”
In riferimento alla linea d'azione proposta dal deputato M5s, Salvini ha chiosato spiegando che “l'Italia non può permettersi preclusioni, arroccamenti o capricci… Io – ha aggiunto – sono pronto, c'è una squadra pronta. Ma non c'è un pacchetto prendere o lasciare, e il programma si può arricchire e discutere. Ma se si dice 'dopo Salvini il diluvio', no. Guai a chi dice 'o Salvini o niente': non è che l'Italia muoia o rinasca in base a Salvini. Io non vedo l'ora di essere messo alla prova, ma sarei arrogante a dire 'o io o nessuno'”. Poi chiude su Di Maio, fissando i limiti della discussione: “Se insiste con 'io io io', gli rispondo 'amico mio o non se ne fa niente… Sono pronto a far saltare tutto anche se si dice 'Forza Italia fuori dall'accordo”.