Io sono pronto a fare il governo, non dico no a nessuno, sono altri che non hanno ancora deciso che tipo di vino bere”. Parole in “doppio tema” quelle di Matteo Salvini che, dal Vinitaly di Verona, è tornato sull'impasse relativa al futuro governo e si rivolge al leader del Movimento 5 stelle, con il quale prosegue il confronto a distanza: “A Di Maio offrirei uno Sforzato perché è un vino di Valtellina e perché si deve sforzare a fare qualcosa di più”. E il segretario del Carroccio precisa: “Certo noi siamo contrari a governissimi e governoni – ha detto in una parziale replica a Berlusconi e alla sua richiesta di un governo non sostenuto da una maggioranza qualsiasi -. Ma spero soprattutto che ci sia un governo in carica il prima possibile guidato dalla Lega per difendere il Made in Italy in tutto il mondo”. Al di là della breve citazione, Salvini evita di parlare dell'ex premier affermando che “oggi non c’è spazio per la polemica: io sono pronto, non dico no a nessuno, sono altri che non hanno ancora deciso che tipo di vino bere”.
Di Maio: “Centrodestra unito può essere un danno”
Ma al festival scaligero, tra stand e degustazioni, c'è anche lo stesso Luigi Di Maio, approdato al Vinitaly specificando che nessun incontro è stato organizzato né previsto con il leader della Lega: “La questione del governo è molto seria e non si affronta al Vinitaly, che è un evento importantissimo ma per un settore. Voglio che sappiate che il M5s è al lavoro per un governo che dia risposte e chi si ostina a proporre un Centrodestra unito propone una strada non percorribile e che può fare anche danno al Paese”. Il motivo è dunque sempre lo stesso e la rassegna veronese è servita più che altro a ribadire che le posizioni restano le stesse paventate negli ultimi giorni, prima e dopo il secondo giro di consultazioni al Colle. Il nodo, da parte pentastellata, resta ancora Silvio Berlusconi: il dialogo con la Lega passa, inevitabilmente, dall'esclusione dell'ex premier dalla coalizione di Centrodestra che il leader del Carroccio ha più volte rimarcato di voler preservare.
Meloni: “Leadership spetta a noi”
Su questo punto è tornata anche Giorgia Meloni, sempre dal Vinitaly: “Per quanto un bicchiere di vino possa favorire il dialogo, il vino veritas, non credo sia il giorno per poter mettersi a parlare di questo”. Dichiarazioni che, almeno su questo aspetto, accomunano la leader di Fratelli d'Italia a Luigi Di Maio, entrambi pronti nel sottolineare come la kermesse non sia il luogo adatto né per parlare di politica né per un incontro. Anzi, Meloni ne approfitta per ribadire la linea che vuole la coalizione come pietra angolare del nuovo governo: “Crediamo che si debba riconoscere il voto popolare con una guida di governo che spetta alla coalizione di centrodestra. Speriamo che il M5S voglia darci una mano”.