Clima tesoĀ a San Lorenzo, quartiere popolare vicino al centro di Roma. Matteo Salvini, ministro dell'Interno, si ĆØ recato nei pressi della casa occupata dove la notte tra venerdƬ e sabato sarebbe stata uccisa DesirĆ©e, 16enne italiana sul cui corpo sarebbero state trovateĀ tracce di stupefacente e i segni di un rapporto sessuale. Secondo la testimonianza di un giovane senegalese, la ragazza sarebbe stata “drogata e violentata” nell'edificio dove “c'erano africani e arabi”.
“Salvini, salvaci da questa giungla”
La visita del ministro ha alzato la tensione nel quartiere. Molti residenti, esasperati per una situazione di degrado e antagonismo politico di sinistra che imperversa da anni, hanno accolto Salvini con applausi e cori di sostegno.Ā “Sei tutti noi, salvaci da questa giungla”, ha urlatoĀ una signora al ministro. “Hanno rovinato il quartiere, ĆØ diventato una monnezza per colpa loro”, le ha fatto eco un'altra riferendosi a chi occupa edifici e spaccia droga.Ā Una mamma ĆØ riuscitaĀ ad avvicinare il ministro e gli ha detto:Ā “Vorremmo pulizia: ci sono spacciatori che vendono droga alla luce del sole, anche davanti ai bambini“. Salvini ha chiesto a uno suo collaboratore di prendere il numero di telefono della signora, appartenente a un comitato di quartiere. Dall'altra parte della strada, invece, gli esponenti deiĀ centri sociali che hanno intonato il coro “sciacallo, sciacallo” e affisso striscioni di contestazione verso il segretario della Lega, ad esempio “No alle speculazioni sul corpo di DesirĆ©e”. Il ministro ha rinunciato ad entrare nello stabile in cui ĆØ morta la 16enne, dove si sarebbero asserragliati dei contestatori. A chi gli chiedeva se ĆØ rimasto deluso di non essere riuscito ad entrare, ha risposto: “Se ci sono 30 ragazzotti dei centri sociali che preferiscono gli spacciatori alla legalitĆ , ĆØ un problemaĀ loro“. Salvini ha comunque promesso che tornerĆ nel quartiere e che a breve sarĆ avviato un piano di sgomberiĀ in tutta Italia.