Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è stato prosciolto dall'accusa di abuso d'ufficio, avanzata contro di lui nell'ambito del procedimento sulla Piastra dei serivizi di Expo 2015. Questo quanto stabilito dal Gup Giovanna Campanile che, in riferimento al presunto affidamento diretto dell'appalto alla Mantovani spa (fornitura di 6 mila alberi per il sito dell'Esposizione), ha disposto il decadimento del capo d'accusa in quanto “il fatto non sussiste”. Da ricordare che, in questo procedimento giudiziario, il sindaco meneghino era sotto inchiesta non come primo cittadino ma come amministratore delegato di Expo. Assieme a lui, era stato accusato anche il manager Angelo Paris.
L'inchiesta
“Ho sentito il sindaco: è contento”. Lo ha affermato il legale del sindaco, Salvatore Scuto il quale, citando le parole del sindaco, ha spiegato che con il giudizio del Gup “è stata ristabilita la verità storica. Questa decisione ha dimostrato che l'affidamento era legittimo e non era necessaria alcuna gara”. L'inchiesta, infatti, era stata avviata proprio per far luce sull'affidamento in modo diretto (ossia senza gara) del posizionamento del “verde” di Expo alla Mantovani spa che, nel 2012, era stata già destinataria dell'appalto per la cosiddetta “Piastra dei servizi”, la maggiore infrastruttura del sito dell'Esposizione universale milanese di tre anni fa. La commessa del verde era stata ottenuta al prezzo di 4,3 milioni di euro: in seguito, la ditta la subappaltò a un altro fornitore per 1,7 milioni, incassando così una plusvalenza pari alla differenza tra i due importi.
La seconda tranche
Secondo l'accusa, l'allora commissario straordinario aveva derogato (ottobre 2013) in modo illecito rispetto al Codice degli appalti e alle normative europee vigenti sugli affidamenti e sulle gare pubbliche, favorendo indirettamente e ingiustamente la Mantovani. Violazioni che, secondo il Gup di Milano, Sala non ha commesso. Il primo cittadino meneghino è sotto processo (inizierà a maggio) anche per falso, nell'ambito di un'altra tranche dell'inchiesta: l'ipotesi dell'accusa è che il sindaco abbia retrodatato due verbali.