Ancora grane giudiziarie per Giuseppe Sala. La Procura generale ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco di Milano, in qualità di ex ad di Expo, per la nuova accusa di abuso d'ufficio contestata a dicembre nell'inchiesta sulla Piastra dei Servizi. Il primo cittadino risponde, in concorso con l'ex manager Angelo Paris, dell'affidamento diretto alla Mantovani spa della fornitura di 6mila alberi per l'evento, parte del capitolo 'verde' dell'appalto.
La difesa
“In forza di regole stabilite dal presidente del consiglio dei ministri fin dal 2007 e successivamente ripetutamente confermate il commissario delegato per la realizzazione di Expo 2015 era stato autorizzato ad avvalersi di deroghe ad una serie di disposizioni della normativa ordinaria (in particolare del codice degli appalti pubblici)”, scrivevano i legali nella memoria difensiva dello scorso dicembre, in cui si chiedeva l'archiviazione della nuova accusa di abuso di ufficio.
Sindaco di Milano e della città metropolitana dal 21 giugno 2016, ha ricoperto l'incarico di commissario unico di Expo 2015 dal 2013 al 2015 ed è stato amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A dal 2010 al febbraio 2016.
L'archiviazione
Sala è già a processo per falso, mentre è stata chiesta per lui l'archiviazione per la turbativa d'asta. Il 29 luglio 2015 era stato indagato per abuso d'ufficio in relazione all'affidamento senza gara della ristorazione per l'Expo a Eataly. A gennaio 2016 il GIP aveva disposto l'archiviazione del procedimento perché “rientra pienamente nella discrezionalità amministrativa” del commissario inserire l'appalto a Eataly tra quelli assegnabili senza gara. Inoltre per PM e GIP, non è perseguibile l'abuso d'ufficio perché “non sono emersi motivi sotterranei che hanno portato alla scelta” di Eataly.