Torna dopo la pausa estiva la manifestazione “Montecitorio a Porte Aperte” che consente al pubblico di visitare, ogni prima domenica del mese, le stanze di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Per l’occasione, la Presidente della Camera Laura Boldrini ha assistito insieme a tanti cittadini al concerto in piazza di Montecitorio che come abitudine apre la giornata di visita. Ad esibirsi, diretta dal Maestro Giuseppe Buono, è stata la Banda dell’Esercito che per la prima volta ha chiuso il concerto non con l’Inno d’Italia, le cui note sono risuonate ad inizio esibizione, ma con l’Inno d’Europa. Terminato il concerto, la Presidente Boldrini è rientrata a Montecitorio dove ha fatto da Cicerone al primo gruppo di visitatori.
“Questo è il Palazzo della democrazia, ne è l’emblema”, ha detto la Presidente, che ha anche sottolineato come le dirette tv mostrino a volte “l’Aula vuota, non perché i deputati sono fannulloni, ma perché hanno tanto altro lavoro da fare”. Ai gruppi di visitatori, il parlamento è stato descritto come lo “specchio della società”, un luogo dove “c’è di tutto, proprio come nella nostra società”. parlando in un Aula piena non di parlamentari, ma di persone “comuni”, la Boldrini li ha invitati a non seguire il filone dell’anti-politica “a prescindere”, riguardo ad un sistema che, “magari non funziona sempre bene” ma che è “l’emblema della democrazia”.
Riferendosi alle polemiche di venerdì scorso sulla “settimana corta” dei parlamentari, la presidente della Camera spiega come, se il fine settimana deputati e senatori vanno via per fare politica sui loro territori, questo “è un bene, perché il rapporto con i cittadini va tenuto vivo”. Boldrini, lasciando l’illustrazione della storia e degli aspetti artistici di Montecitorio a una commessa parlamentare, si è quindi soffermata sul senso politico del sistema parlamentare sottolineando inoltre come, “se vogliamo rimetterci in piedi lo sforzo che dobbiamo fare è collettivo. Il nostro è un grande Paese che si è sempre risollevato nei momenti difficili. Ce la faremo anche adesso, ma con la consapevolezza che ognuno di noi deve fare qualcosa”.
La giornata si è chiusa poi nella sala Aldo Moro con il concerto di Luciana Canonico, giovanissima pianista non vedente dalla nascita. “Una ragazza di sedici anni che dimostra una grande forza di volontà e un grande talento. Ha la possibilità di suonare, di farlo in modo straordinario e di questo il merito va certamente a lei, alla sua famiglia, ma anche all’Autorità garante dell’Infanzia che sa valorizzare questi giovani talenti”, ha sottolineato Boldrini. Infine, a un bersagliere che chiedeva di non tagliare le forze armate, ha risposto: “Non lo abbiamo mai pensato”.