Non rientrerà nel decreto Crescita, in esame domani alla Camera, la norma sui rimborsi ai risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie. Un annuncio che rettifica di fatto quanto circolato poco prima che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, prendesse in mano la situazione e diramasse una nota con la quale chiariva la questione: “Nel consiglio dei Ministri non ci saranno nuove norme ma si affronterà il tema dei decreti attuativi con l'obiettivo di approvarli nel più breve tempo possibile. E' un nostro impegno fondamentale e lo porteremo presto a termine”. In sostanza, la riforma si farà ma con i decreti attuativi e che, fra questi, dovranno essere inserite norme attuative del Fondo per i risparmiatori una forma di tutela per i funzionari. Intanto, fonti del Mef hanno intanto riferito che “i testi per rendere operativo il Fondo di indennizzo dei risparmiatori (Fir) sono da ieri sera alla presidenza del Consiglio per approvazione nell’ambito del decreto sulle misure di rilancio della crescita economica, che sarà oggetto della riunione del Consiglio dei ministri in programma domani”.
Conte: “Iniziativa compete a Tria”
Dopo l'accelerazione annunciata in mattinata, preso atto delle preoccupazioni di Juncker, il premier Giuseppe Conte ha riferito che il provvedimento in questione “è un'iniziativa che compete al ministro dell'Economia Giovanni Tria”, con il quale “ho avuto un incontro e gli ho già chiesto di adottare al più presto un decreto con le norme che consentiranno un celere risarcimento a tutti i truffati. E' un impegno del governo, assunto da entrambe le forze politiche e anche da me, quindi ci tengo personalmente perché le norme siano adottate e varate al più presto”. A tal proposito, il premier ha tenuto a sottolineare che “tutti i ministri devono stare tranquilli, noi dobbiamo tutti lavorare, i cittadini chiedono con urgenza di lavorare nella direzione del piano delle riforme”.