È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il testo del disegno di legge delega sulla riforma del processo civile. Il “Ddl Orlando” punta su una maggiore efficienza e velocità dei processi e chiarezza dei giudizi. “Non ci saranno più sentenze e atti enciclopedici: il processo civile telematico richiede una tipizzazione degli atti e sentenze più snelle”, ha dichiarato soddisfatto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sottolineando come “ad oggi da quando il processo civile telematico è entrato in funzione, sono state depositate 12mln 615mila comunicazioni con un risparmio di 44 milioni di euro e un miglioramento significativo dei decreti ingiuntivi, una tendenza di meno 60% a Roma e meno 43% a Milano”.
Tra le novità, la realizzazione di una Sezione specializzata per “le famiglie, i minori e la persona con competenza chiara e netta su tutti gli affari relativi alle famiglie, anche non fondata sul matrimonio, e su tutti i procedimenti attualmente non rientranti nella competenza del Tribunale per i minorenni in materia civile”. Il Ddl prevede anche “l’impiego, all’interno delle sezioni specializzate, della professionalità di tecnici formati nell’esperienza del tribunale per i minorenni, una risorsa importante da valorizzare nell’ambito di una struttura processuale dai contorni certi e gestita da giudici togati”.
La delega assicura inoltre interventi per garantire una riduzione dei tempi processuali in primo grado, in appello ed in Cassazione nella consapevolezza che il codice civile italiano prevede una serie di lungaggini tali da rendere il rito non facilmente prevedibile nei suoi tempi. L’obiettivo della delega è invece quello di determinare in modo preciso la durata del processo e della sentenza. Con questa approvazione da parte del Consiglio dei Ministri si completa l’arrivo in Parlamento di tutti i provvedimenti legislativi della Riforma della giustizia presentati dal governo il 29 agosto scorso.