Cinque emittenti televisive sono state richiamate dall'Autorità per la garanzie nelle comunicazioni (Agcom) a causa del mancato rispetto della par condicio durante il periodo 15-21 gennaio.
I richiami
“Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – si legge in una nota – ha deliberato i seguenti provvedimenti:
- Un forte richiamo all'emittente La7 in relazione al tempo di parola e al tempo di notizia dedicato, specie nelle edizioni principali, ai soggetti politici M5S e Lega a svantaggio di altri partiti, segnatamente, Pd e Forza Italia.
- Un forte richiamo a Tg4 e a Studio Aperto in relazione all'elevato tempo di notizia fruito da Fi a svantaggio delle altre forze politiche, in particolare nelle edizioni principali.
- Un richiamo a Skytg24 in relazione all'eccessivo tempo di parola, riflesso anche nel tempo di notizia, destinato a M5S, LeU e Lega a detrimento delle altre forze politiche;
- Un richiamo a Rainews per lo squilibrio registrato nei tempi di parola a favore di LeU e a detrimento del Pd. Il Consiglio dell'Autorità ha inoltre segnalato specifici casi di disquilibrio a varie emittenti riguardanti singoli soggetti politici cui porre rimedio entro la prossima rilevazione settimanale che si concludera' il 28 gennaio”.
Mentana furioso
Letteralmente imbufalito per il richiamo a La 7 Enrico Mentana. “Se è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, peggio di così nelle rilevazioni Agcom non si poteva iniziare – ha commentato all'Ansa – sapete quale sarebbe il tempo di parola dato alle due liste citate? 4 minuti e 12 secondi per il M5S e 1 minuto e 50 secondi per la Lega. In nove ore e mezza di notiziari. È francamente patetico, irrispettoso e offensivo per il lavoro che svolgiamo”.
La versione del Pd
Il Pd, secondo l'Agcom, è il partito che dalle violazioni della par condicio sarebbe stato il più danneggiato. “In quasi tutte le emittenti ci sono squilibri che danneggiano il Partito democratico, unico partito svantaggiato da tutte le reti sanzionate – ha scritto sul proprio profilo Facebook il deputato dem e segretario della commissione Vigilanza Rai, Michele Anzaldi – . La7 è squilibrata in favore di Lega e M5s, Tg4 e Studio Aperto favoriscono Forza Italia, Skytg24 favorisce M5s, Leu e Lega, mentre Rainews favorisce Leu. Non si era mai visto un simile trattamento a reti unificate contro lo stesso partito. Scorrendo le tabelle del monitoraggio dell'Agcom, emergono casi di violazione delle regole veramente eclatanti. A Tgcom24 i partiti di centrodestra (Fi, Lega e Fdi) hanno oltre il 60% dello spazio attribuito ai partiti, contro il 12% del Pd. Nei tempi di parola del tg La7 il Movimento 5 stelle ha il 36% degli spazi, contro il 9% del Pd. Nei talk show di Mediaset (Domenica Live, Mattino Cinque, Quinta colonna, Matrix), il centrodestra ha sopra il 51% degli spazi, contro il 24% del Pd. Se non arriveranno gli opportuni bilanciamenti, è bene che l'Agcom vada avanti e commini sanzioni dure: la legge sulla par condicio va rispettata da tutte le emittenti, non può diventare un optional a 40 giorni dal voto”.