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RENZI RIVEDE LA MANOVRA: “SARA’ DA 27 MILIARDI”. E IL PIL CRESCE

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La manovra d’autunno sarà da 27 miliardi di euro e il Pil andrà rivisto al rialzo, dallo 0,7 allo 0,9%. Il doppio annuncio arriva da Matteo Renzi, intervenuto negli stui di Otto e Mezzo su La7 al termine di una riunione fiume a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e i rispettivi staff. “Non c’è nessuno sforamento sui conti – ha detto il premier -. La manovra finanziaria sarà da 27 miliardi e dal prossimo anno comincerà a scendere il debito”. Renzi ha spiegato di volere attingere alle clausole di flessibilità ma “senza sforare come, invece, fece la Germania nel 2003”. Il tutto, forti di stime di crescita ritoccate verso l’alto: “La stima della variazione del Pil, con la nota di aggiornamento al Def” che andrà in consiglio dei ministri venerdì, “passerà dallo 0,7 allo 0,9 per cento”.

Un quadro positivo, quello disegnato dal governo, a cui si aggiungono le rassicurazioni del premier sulla volontà di abbassare le tasse, “una cosa di sinistra”, la chiama Renzi che, poi si sofferma sull’eliminazione della tassa sulla prima casa. Le riserve maggiori hanno riguardato, infatti, la scelta di eliminare l’Imu per tutti: “Dal prossimo anno la tassa sulla prima casa non ci sarà più. In Italia il catasto non e’ aggiornato dal 1939: la definizione di casa di lusso o di benestante è impossibile da dare”, ha spiegato il presidente del consiglio. “Però voglio dire che non se ne può più di questa storia della tassa sulla casa: la tassa sulla prima casa vale tre miliardi e mezzo, un terzo dell’operazione sugli ottanta euro”, ha aggiunto. Per una tassa che scompare ecco una nuova che spunta, anche se questa volta a pagare saranno i grandi player delle piattaforme multimediali: “Dal 2017 immaginiamo una digital tax che vada a far pagare le tasse nei luoghi in cui vanno fatte le transazioni. La digital tax sarà legge nel 2017”.

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