Il 2015 per l’Italia sarà “un anno felix che non vuol dire semplicemente felice, ma fertile” un anno in cui “ci sono tutte le condizioni per tornare a correre”. Matteo Renzi, dall’Hangar Bicocca di Milano, sfodera ancora una volta tutto il suo ottimismo. L’occasione è un incontro di preparazione a Expo, l’evento con la E maiuscola per il nostro Paese, da un punto di vista economico e sociale. Una visione condivisa con il nuovo capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha parlato di opportunità di sviluppo in un messaggio. “Dall’Europa – ha spiegato il premier – qualcosa si muove: la comunicazione sulla flessibilità, il piano degli investimenti, le misure della Bce”. Grazie a questo sforzo, secondo Renzi, “il rapporto fra euro e dollaro è tornato nei canoni della normalità che aiuta le nostre imprese. Se a questo si somma la crisi del petrolio le condizione economiche internazionali ci lasciano un anno di opportunità”. Il presidente del Consiglio ha scelto una platea d’eccezione, composta da 500 esperti, industriali, 9 ministri (Poletti, Galletti, Guidi, Martina, Orlando, Franceschini, Boschi, Giannini, Guidi e Lupi) e i rappresentanti di oltre 140 Paesi, per pronunciare il suo discorso di speranza.
“Con l’Expo ci sono state cose che non sono andate bene – ha ammesso riferendosi al caso corruzione – ma le abbiamo affrontate”. E lo testimonia la presenza del presidente di Raffaele Cantone. Fino a poco tempo fa l’associazione di idee per l’Expo era “scandalo”. Ora non più, ma “non basta, non ci accontentiamo di aver cancellato la parola scandalo. Se siamo bravi nei giorni che mancano all’Expo, trasformiamo la parola chiave di Expo in identità”. “A condizione che ciascuno – sottolinea il premier – metta del proprio” e di “non aspettare che altri risolvano i problemi”. Insomma il suo è un invito a rimboccarsi le maniche. “Dobbiamo recuperare non dico un po’ di amor proprio, ma di amore per la realtà dei fatti – ha osservato -. E il passo successivo è che ciascuno di noi si senta chiamato in campo”.
Un discorso, secondo il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala “dà la carica”. Prima di lui anche il ministro dello Sviluppo Guidi aveva confermato i dati positivi sulla crescita. Maroni e Pisapia avevano illustrato l’impegno per l’esposizione e per politiche che guardino anche al futuro. L’alimentazione è uno dei grandi temi da affrontare a livello mondiale, ha invece ricordato Lady Pesc e vicepresidente della commissione europea, Federica Mogherini, nel video che ha inviato e lo ha ribadito anche Papa Francesco nel suo videomessaggio chiedendo di non trattare la terra “come padroni” ma con “rispetto”, scagliandosi contro “il paradosso” per cui c’è chi non ha nulla da mangiare e allo stesso tempo si spreca il cibo, contro una “politica dell’inequità”.