“A little surprise”. CosƬ Matteo Renzi ha salutatoĀ il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Palazzo Vecchio, a Firenze.Ā Ā La sorpresa, annunciata in inglese al suo ospite, era che l’incontro ufficiale a Firenze delle delegazioni si ĆØ svolto nella sala dove lavorĆ² NiccolĆ² Machiavelli. “Molti guardano a Machiavelli come a un uomo terribile ma penso che lui, in questi momenti in cui possiamo costruire la pace e riportare la speranza, puĆ² essere un modello”, ha aggiunto il premier parlando in inglese del Segretario fiorentino. Dopo le battute, il discorso sui rapporti tra i due Paesi: “La cooperazione tra Italia e Israele non ĆØ solo a livello di governi e diplomazia ma ĆØ innanzitutto una cooperazione di amicizia e tocca in profonditĆ l’identitĆ di ciĆ² che siamo”.
“Ci unisce l’essere figli di una grande storia culturale – ha sottolineato Renzi – ci unisce una forte comunanza di valori, innanzitutto per assicurare il mantenimento della pace, della stabilitĆ , della lotta contro il terrorismo e contro tutte le forme di barbarie e questo vale in particolar modo nel nostro Mediterraneo e nel Medioriente in un momento di grandi divisioni, come stiamo verificando. E’ il momento, perĆ², in cui a maggior ragione, c’ĆØ bisogno dell’impegno di tutti e l’Italia ĆØ al fianco di Israele contro il terrorismo e per riportare la pace in tutta la regione”.
Netanyahu da parte sua ha ricordato come tutto il popolo israeliano sia rimasto “commosso” dal discorso “storico”, “eccezionale” di Renzi alla Knesset. Ed ha parlato di Iran. “Israele non si oppone a un programma nucleare civile ma militare” ha rimarcato. “Lo stato selvaggio dell’Isis cattura l’attenzione del mondo”, ma una “minaccia molto piĆ¹ grave ĆØ rappresentata da un altro stato islamico: lo stato islamico dell’Iran” ha poi rincarato.