“Quelli del No non sono d’accordo su niente, è un fronte unito solo dal desiderio di opporsi, chi dice No è chi vuole che si apra una nuova stagione di instabilità nel Paese e si augurano l’ennesima crisi, l’ennesimo rimpastone, il loro obiettivo è cambiare i sottosegretari non il paese ma alla gente non interessa il politichese“. Lo ha detto Matteo Renzi nel corso di un’intervista a Radio Anch’io su Radio uno. Dopo avere definito un “evergreen” il rischio di brogli, il premier si è concentrato sul nuovo caso De Luca, su cui sono tornati ad accendersi i fari dell’Antimafia.
“Un Paese maturo va votare con grande libertà senza inseguire le ultime polemiche – ha spiegato Renzi le inchieste che tutte le volte animano la discussione, il 4 dicembre sarà una grande espressione di democrazia e penso che dobbiamo tutti abbassare una marcia, scalare”.
Il capo del governo ha poi spiegato che le affermazioni del governatore campano su Rosy Bindi (“sarebbe da ucciderla” aveva detto nel fuorionda di un’intervista) sono “sbagliate” ma, si è chiesto, “vogliamo fare un referendum sulle frasi di De Luca o vogliamo stare al merito? i cittadini voteranno liberamente, i cittadini campani come i lombardi ed i toscani voteranno sulle dichiarazioni della politica o se vogliono continuare a dare fondi ai dipendenti dei gruppi che ci pagano l’affitto o le bollette? Il tentativo di buttarla sui brogli o sulle dichiarazioni di De Luca è un diversivo per non entrare nel merito. Il referendum non è su di me, o De Luca o Di Maio o le scrofe sane o ferite ma sul superamento del bicameralismo“.