“La consultazione non ha coinvolto la maggioranza degli italiani e ha comportato comunque un impegno e costi per tutti. Io il quesito l’ho interpretato così: volete o non volete continuare a garantire undicimila posti di lavoro?”. Lo ha detto al Corriere della Sera il ministro Maria Elena Boschi che dopo il voto sulle trivelle, aggiunge: “Emiliano ha perso e nella sua Puglia non ha avuto neanche il quorum”.
Secondo Boschi il governatore pugliese “sta impiegando tutta la sua fantasia, però onestamente, la verità dei fatti è questa: si è votato per un referendum che riguardava un argomento specifico e che evidentemente non interessava alla maggioranza degli italiani. Il referendum non ha raggiunto il quorum nemmeno in Puglia, per cui, se dovesse valere il ragionamento di Emiliano, io mi preoccuperei per lui, come presidente di regione, visto che non ha il 50 più uno per cento nella sua terra”.
In ogni caso non si trattava di una consultazione “sul governo, né di un referendum politico. Lo abbiamo detto dall’inizio. Se adesso le regioni promotrici si occupassero di sistemare i depuratori e ridurre le liste d’attesa nella sanità penso che saremmo tutti più felici”. Ma il governo deve tener conto dei 13 milioni di sì? “È stato lo stesso Renzi – ha risposto il ministro – a dire che si riparte tutti insieme tenendo conto anche degli italiani che hanno votato per il “sì” e credo che questo possa essere uno stimolo per noi per fare ancora di più in tema di strategia energetica sulle fonti alternative, domenica però non si votava su questo tema”.