Oltre un milione di domande (1.016.977 per la precisione) presentate al 30 aprile scorso. Sono questi i numeri del reddito di cittadinanza resi noti dall'Inps.
Le regioni
Dal comunicato dell'istituto emerge che, fra le regioni, in testa si conferma la Campania,Ā con oltre 172 mila richieste, seguita dalla Sicilia con oltre 161 mila domande. Subito dopo, con circa 90 mila domande ciascuna si piazzano Lazio (93.048), Lombardia (90.296) e Puglia (90.008). Chiudono la classifica Friuli Venezia Giulia e Basilicata (circa 12mila richieste), Trentino Alto Adige (3.695) e Val d'Aosta (1.333).
Rilancio
Ma per Beppe Grillo la misura cardine del programma di governo del Movimento 5 Stelle non basta. Il futuro, ha scritto il comico genovese sul suo blog, ĆØ rappresentato dal reddito di base, una dazione erogataĀ modo incondizionato a tutti, su base individuale, senza alcuna verifica della condizione economica o richiesta di disponibilitĆ a lavorare. “Anche in Italia sarĆ necessario prenderlo in considerazione – ha spiegato Grillo -. Visto che il futuro prevede sempre meno lavoro e sarĆ veramente difficile tornare ad un periodo di piena occupazione”. Ora “sarĆ testato anche in Germania. L'esperimento sarĆ simile a quello fatto in Finlandia“. “Questo significa – ha aggiunto – che ci sarĆ un trasferimento di denaro incondizionato a 250 persone, selezionate a caso, tra quelle che giĆ oggi ricevono benefici (250 altre fungeranno da gruppo di controllo). CosƬ si valuterĆ l'impatto in termini di comportamento sul mercato del lavoro, salute e relazioni sociali“. Ormai, ha ricordato Grillo, “i Paesi che stanno sperimentando questo nuovo strumento sono tanti”.Ā
Residuo
M5s, intanto, lavora sulla destinazione dei fondi non utilizzati per il reddito di cittadinanza. “Sono leĀ famiglie e le giovani coppie le categorie a cui vogliamo destinarli – hanno scritto in una notaĀ i componenti del M5s delle commissioni Affari Sociali e Lavoro alla CameraĀ – Le difficoltĆ economiche che penalizzano le famiglie devono trovare una soluzione. Per questi motivi, come giĆ dichiarato oggi (ieri ndr) dal vicepremier Luigi Di Maio, dobbiamo agire velocemente per mettere un freno al calo delle nascite e agevolare le famiglie in difficoltĆ . Per troppo tempo i nostri giovani sono stati costretti, da una politica negligente, a trasferirsi all'estero o a scegliere tra famiglia e lavoro. Vogliamo far ripartire questo Paese, e possiamo farlo pensando alle famiglie e assicurando un futuro dignitoso alle giovani coppie”.
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