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Record storico del tasso di occupazione

Era probabilmente questa la buona notizia che il premier Giuseppe Conte annunciava per la metĆ  dellā€™anno. A giugno, comunica l'Istat, il tasso di occupazione perĀ Ā i 15-64enni sale al 59,2% (+0,1 punti percentuali), segnandoĀ Ā cosƬ un nuovo massimo storico. ƈ il livello piĆ¹ alto da quandoĀ Ā sono iniziate le serie statistiche, ovvero dal 1977, sottolinea lā€™Ansa. Particolarmente positiva la situazione del Lazio, prima regione per crescita del numero di occupati. “Il mercato del lavoro nel Lazio ĆØ piĆ¹ dinamico che in tutte le altre regioni italiane: lā€™Istat indica che, tra 2011 e 2017, la nostra ĆØ la prima regione italiana per crescita degli occupati con una media annua di +0,8% rispetto a una italiana di +0,2%”, osserva Lorenzo Tagliavanti, presidente di Unioncamere Lazio. Nel 2018, sempre lā€™Istat, rileva che nel terzo trimestre il tasso di occupazione del Lazio ha raggiunto il 61,8%, il valore trimestrale piĆ¹ alto di sempre. Aggiunge Tagliavanti: “Sono dati sicuramente positivi che incrociati con i valori di crescita delle imprese – il Lazio ĆØ anche la prima regione italiana per numero di nuove imprese (+ 2.364) nel terzo trimestre 2018 – ci dicono come il nostro tessuto imprenditoriale stia reagendo bene alle difficoltĆ  di questi anni. La ripresa, perĆ², ĆØ ancora fragile, e bisogna lavorare senza pause per rendere strutturali questi segnali incoraggianti”.Ā 

Il ruolo dei giovani

In particolareĀ a Roma operano 43.331 imprese giovanili, lā€™8,7% del totale delle imprese romane.Ā Dal curatore di mostre di arte contemporanea che utilizza interessanti connessioni tra mondo dellā€™arte e innovazione tecnologica e che insiste nel dire come Roma possa ā€œreggersiā€ di sola cultura se veicolata nel giusto modo, al giovane agronomo e imprenditore agricolo che ha avuto lā€™idea, vincente, di incrociare il carciofo romanesco con un Violetto di Toscana. Ci sono, poi, lā€™inventrice di un eliostato per sfruttare in casa la luce del sole e lā€™artigiana digitale creatrice di un negozio on line di gioielli sulla piattaforma digitale Etsy. E poi le testimonianze degli studenti dell'IISS Calamatta di Civitavecchia che lottano contro il degrado urbano e i giovani dellā€™Itis Galileo Galilei impegnati sul fronte dei videogiochi e dellā€™innovazione didattica. Cā€™ĆØ lā€™ingegnere astronautico di 32 anni che ha partecipato (e vinto) allā€™hackathon della Nasa e lā€™inventore di HelpQuake unā€™app che aiuta le persone in situazione di emergenza. Sono solo alcuni dei tanti ragazzi italiani che hanno studiato, superato difficoltĆ  e creato start up di successo. Le loro attivitĆ  e storie imprenditoriali sono state le protagoniste alla Camera di Commercio di Roma del forum su ā€œRoma 2030. Giovani, ricerca e innovazione. Storie di ordinario futuro”, un approfondimento della ricerca svolta dal sociologo Domenico De Masi per conto dellā€™Istituzione camerale che ha consentito di delineare anche alcuni scenari possibili sullo sviluppo economico-sociale della Capitale. “AumenterĆ  ā€“ ha previsto il professor Domenico De Masi – il peso della ricerca tecnologica e di quella scientifica: entrambe diventeranno fattori decisivi per il futuro della cittĆ . I prodotti della ricerca saranno sfruttati dal sistema economico locale in alcuni settori strategici: agroalimentare, biotecnologie, telecomunicazioni aerospazio. Roma avrĆ  la concentrazione piĆ¹ elevata di ricercatori pubblici in Italia. CiĆ² darĆ  vita a un efficace raccordo tra le imprese, il sistema della ricerca e il mondo universitario“. Roma ospita 40 universitĆ  tra pubbliche, private e confessionali. Un dato: nellā€™anno accademico 2016-17 ci sono stati oltre 240 mila studenti iscritti. “Da qui al 2030 ā€“ ha concluso De Masi – si creerĆ  un maggiore raccordo tra questi atenei, nasceranno altre universitĆ  private e migliorerĆ  la qualitĆ  di quelle esistenti”.Ā 

Gli effetti della globalizzazione

“I giovani sono i veri protagonisti di una rivoluzione senza precedenti per rapiditĆ , radicalitĆ  e profonditĆ  dei mutamentiĀ ā€“ osserva Tagliavanti-. Una rivoluzione che ha avuto un impatto dirompente sia sui processi produttivi sia sul sistema delle relazioni: la rivoluzione digitale. Le nostre aziende hanno assoluto bisogno dei giovani. Hanno bisogno di occupazione qualificata, con competenze moderne, perchĆ© in un mondo globalizzato questi fattori sono fondamentali per consentire alle imprese, soprattutto a quelle di piccole e piccolissime dimensioni (la stragrande maggioranza) di continuare a essere competitive.Ā A Roma operano oggi 43.331 imprese giovanili, lā€™8,7% del totale delle imprese romane (in Italia sono il 9,4%). Imprese che, tra il 2014 e il 2018, hanno conosciuto tassi di crescita a due cifre, costantemente superiori alla media nazionale (+13% la media del tasso di crescita, cfr. Italia +10,3%)”.

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