Il cda di Rai Way S.p.a ha esaminato e approvato all’unanimità il piano industriale 2015-2019, che prevede ricavi per 230 milioni fra quattro anni e un tasso medio di crescita del 2,1% con un utile di 57 milioni. “A poco meno di un anno dalla quotazione in Borsa – ha affermato il presidente Camillo Rossotto – Rai Way definisce in modo organico le proprie linee di sviluppo: focalizzazione sul core business e su iniziative di efficienza operativa con conseguente espansione dei margini e della capacità di generazione di cassa”.
Il programma prevede, per quanto concerne il segmento TV & Radio Broadcasting, che il Digitale Terrestre si confermi la piattaforma di riferimento del mercato italiano, con le principali opportunità di crescita derivanti dalla riorganizzazione delle frequenze per le Tv regionali (a seguito del processo di pianificazione avviato da AGCom nel 2014), dalla sempre maggiore domanda per la diffusione di contenuti e programmi in HD e dalla sperimentazione di nuove tecniche trasmissive destinate ad un utilizzo più efficiente dello spettro radio (DVB-T2). Nel mercato radiofonico si attende inoltre il progressivo sviluppo del servizio di diffusione radiofonica in tecnologia digitale DAB+, il quale coinvolge sia il cliente Rai che consorzi di emittenti nazionali e regionali. Nel mercato Tlc, la diffusione di applicazioni e servizi ad elevato utilizzo di banda continuerà a stimolare la crescita del traffico dati e il conseguente sviluppo di reti idonee a supportarlo.
L’impatto delle azioni di ottimizzazione che si prevede verranno messe in atto dai principali operatori di telefonia mobile, anche a seguito della maggiore apertura al mercato da parte di operatori di torri telecom, potrà essere bilanciato dai nuovi servizi broadband (backhauling, B2B telecom, etc) che la Società intende offrire. Si prevede inoltre un’ulteriore crescita dell’attività dei Fixed Wireless Access providers, in particolare nelle aree rurali ed extra-urbane, anche in linea con le previsioni del piano del Governo Italiano per la banda ultralarga.
All’interno di tale scenario, Rai Way mira al raggiungimento dei seguenti principali obiettivi nell’arco di Piano: consolidare la leadership nel mercato Tv & Radio Broadcasting; espandere l’offerta; diversificare l’offerta per clienti terzi, aumentare l’efficienza operativa. Il Piano Industriale, elaborato su ipotesi di inflazione pari a 0,20% nel 2015, 1,00% nel 2016 e 1,25% dal 2017 in avanti, prevede ricavi stimati a Ç 230 milioni nel 2019, con un tasso di crescita medio (Cagr) nel periodo 2015-19 del 2,1%. Ricavi da Rai stimati a 193 milioni nel 2019 (Cagr 2015-19 pari a 2,1%), con un contributo da nuovi servizi per circa 10 milioni nell’ultimo anno di piano e ricavi da clienti terzi stimati a 37 milioni nel 2019 (CagrR 2015-19 pari a 2,4%), anche inclusivi di iniziative su base opportunistica relative a small M&A e sviluppo del modello Fiber to the Tower.
Utile netto stimato a 57 milioni nel 2019 (CAGR 2015-19 del 10,9%), sostenuto dall’incremento dell’Ebitda e dalla riduzione degli ammortamenti. Investimenti di mantenimento in progressiva riduzione durante l’orizzonte di piano, con un target in termini di rapporto sui ricavi pari a circa 8,5% nel 2019 (rispetto a circa 11% nel 2015), in particolare grazie alle azioni di ottimizzazione sulla componente attiva dell’infrastruttura. Il Piano è basato sull’ipotesi di una politica dei dividendi stabile nel periodo di riferimento, con un pay-out ratio pari al 100% dell’Utile netto generato. In considerazione dell’elevata visibilità dei ricavi e della generazione di cassa garantita dal business model, l’attuale struttura del capitale offre piena flessibilità finanziaria.