Il Movimento 5 Stelle scende in campo a difesa del direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, finito nel mirino del Pd renziano. “Se Renzi vuole cacciarlo è un atto gravissimo, allora va difeso”, spiega il grillino Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai. Pronta e netta la replica del governo. “Fico sconcerta: Renzi non è un ‘mandante’, Campo Dall’Orto non era un servo e non è un bersaglio”, sottolinea il sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonello Giacomelli. Parole con le quali l’esponente dell’esecutivo tenta di placare anche la bufera alzatasi attorno al direttore generale di Viale Mazzini. Senza lesinare un attacco frontale a Fico: “Le sue parole sono prive di senso istituzionale, deve provare a realizzare che il suo ruolo non è quello di capo degli ultras ma presidente della Vigilanza”.
Ma per il M5S l’ipotetico sfratto a Campo Dall’Orto sarebbe l’ennesima forzatura dell’ex premier. “Probabilmente – spiega Fico – Campo Dall’Orto non ha soddisfatto Renzi e quindi, a maggior ragione, va difeso, con tutti i suoi limiti. Come ad esempio per quanto riguarda l’informazione del Tg1″.
Al capogruppo Cinque Stelle si aggiungono sia Alberto Airola, sia il vice presidente della Camera Luigi Di Maio. “Renzi vuole ancoro di più Tele-Renzi. Una persona che ha paura della libertà di informazione è destinato a perdere, per sempre”, è la stoccata di Di Maio. Ma il Pd non resta certo a guardare. “Fico farnetica e lede l’autonomia del Cda”, dice Francesco Verducci, seguito da Fi. “Un direttore generale al servizio dei grillini è anche peggio”, sottolinea il senatore azzurro Maurizio Gasparri.