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Quirinale, Renzi: “Sabato l’elezione”. Oggi incontro con Forza Italia

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Entra nel vivo la partita del Quirinale con Renzi che ha dato il via alle consultazioni con i partiti. Il primo è stato un appuntamento “casalingo” che ha visto come protagonisti proprio gli esponenti del Pd. Il premier ha iniziato a scoprire le carte annunciando che i dem voteranno scheda bianca alle prime tre consultazioni, rendendo sabato il giorno giusto per la fumata bianca. “Possiamo riscattare la figuraccia del 2013, che è stampata nel curriculum vitae di tutti” ha detto il segretario ai suoi, nel tentativo di ricompattarli. Ma se Stefano Fassina si spinge a ‘benedire’ la ricerca di un accordo con Fi, Pippo Civati con una lettera lancia, in chiave ‘Non Nazareno’, la candidatura di Romano Prodi, già preannunciata durante il suo intervento nel corso della convention di Sel a Milano.

Hanno provato a scavalcare il premier anche Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, scrivendo a deputati e senatori Pd per chiedere loro di fare dei nomi da sottoporre on-line al voto degli iscritti al M5S. Tra le schiere dei cinque stelle si è scatenato un vero e proprio terremoto, che ha comportato la fuoriuscita altri dieci parlamentari. Renzi eserciterà fino in fondo il suo diritto a fare una proposta. “Farò un nome secco – ha assicurato ai compagni di partito – non una terna”. Dunque non una rosa di candidati tra cui far scegliere a Berlusconi e Alfano. Ma una proposta maturata dopo un confronto.

Oggi è previsto un fitto calendario di consultazioni al Nazareno: aprirà la delegazione centrista, chiuderà quella azzurra e in mezzo tutti gli altri partiti, tranne M5S (un rifiuto “insensato”, il loro, commenta Renzi). Prima, però, viene il confronto e la condivisione dentro il Pd, ha  conferma l’ex rottamatore incontrando i suoi parlamentari. Chi non condivide un nome “dovrà dirlo apertamente – ha spiegato – Non scommetto sulla vostra fedeltà ma sulla vostra intelligenza”.  “Non faccio l’elogio del franco tiratore ma – ha aggiunto – ma, vi stupirò, difendo il diritto di dissenso”. E tuttavia, ha avvertito, nessuno si può permettere veti ne tantomeno di fare nomi “contro”. Le parlamentari gli hanno chiesto di proporre una donna, Renzi ha definito una “anomalia” il fatto che non ne sia mai stata eletta una al Colle e ha promesso: “Verificheremo se c’è lo spazio per chiudere”.

 

Luca La Mantia: